L’Unione europea dà il via libera a un nuovo regolamento sugli imballaggi

Semaforo verde sulla riduzione degli imballaggi all’interno dell’Unione europea. Cosa prevede il nuovo Regolamento approvato dal Parlamento UE.
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Francesco Castagna 23 Novembre 2023

Riduzione, riuso, riciclo. Stiamo parlando degli imballaggi, che in UE negli ultimi venti anni sono aumentati significativamente e che attualmente rappresentano un problema ambientale. L'Unione europea sta da tempo cercando di ridurre al minimo l'utilizzo di convenzioni realizzate con materiali non sostenibili per l'ambiente, ma il percorso per strutturare una proposta valida per ridurre l'utilizzo degli imballaggi è ancora lungo. È di questo che si è occupato il Parlamento europeo il 22 novembre, quando ha discusso le nuove norme europee sugli imballaggi. Nel testo è stato anche deciso di limitare alcuni tipi e vietare l'uso di "sostanze chimiche per sempre", ovvero quelle che conosciamo comunemente come PFAS, materiali la cui decomposizione è molto lenta e finisce per finire nell'ambiente e intaccare il corpo umano.

Il regolamento conferma gli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi: 5% entro il 2030, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040. I deputati vogliono inoltre fissare obiettivi più specifici sulla riduzione delle confezioni in plastica. Nello specifico, si parla di ridurli del 10% entro il 2030, del 15% al 2035 e del 20% per il 2040.

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Un altro tipo di oggetti che non troverai più in circolazione saranno i sacchetti di plastica molto leggeri, ovvero tutti quelli con uno spessore inferiore ai 15 micron, a patto che non si tratti di involucri che servono a ridurre lo spreco alimentare, o quelli utilizzati per motivi igienico-sanitari. Strutture come alberghi, ristoranti e bar dovranno concedere ai clienti l'opportunità di portarsi da casa i propri contenitori per contrastare lo spreco di cibo e di bevande.

Inoltre, entro il 2029, agli Stati europei inoltre sarà richiesta la raccolta differenziata al 90% in peso degli imballaggi immessi a consumo composti dai seguenti materiali: plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone. É stata prevista una piccola eccezione per quanto riguarda l'utilizzo di imballaggi in legno e in cera, ma solo temporanea. "I recenti avvenimenti in Europa, e in particolare in Belgio, riguardanti l'inquinamento delle acque da sostanze chimiche PFAS dimostrano l'urgente necessità di agire. Votando per vietare gli inquinanti "per sempre"", ha spiegato la relatrice Frédérique Ries (Renew, BE).

Attualmente però, si ricorda in una nota UE, delle tre R (riciclo, riuso, riduzione), solo la prima ne esce indenne. Mancano ancora diversi passi in avanti per porre fine agli imballaggi usa e getta.

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