
Un problema che risale al 2018 è finito nella maniera più tragica possibile, ovvero con la morte di 25 caprette selvatiche. Il macabro ritrovamento è avvenuto a Capri, sul monte Solaro, la cima più alta dell'isola con i suoi 589 metri.
Fu proprio qui che nel 2018 erano stati importati un certo numero di caproni che dovevano essere utilizzati per le riprese di un film. Purtroppo però, una volta utilizzati per il film, gli animali sono stati lasciati in liberi e qui si sono accoppiati con le capre locali.
Il proliferare di queste capre ha creato diversi disagi alla popolazione locale che si è lamentata più volte, ma nessuno ha voluto risolvere la questione. Ora le 25 caprette che vivevano sul monte Solaro sono morte. Il ritrovamento dei corpi è stato fatto dalla polizia municipale che ha avvertito l'Asl veterinaria competente. Le indagini sono in corso: non si esclude nessuna ipotesi e diversi sospettano che si tratti di avvelenamento.
Ma c'è anche chi ipotizza che a uccidere gli animali sia stato un fulmine, anche se risulta difficile pensare che un solo fulmine uccida ben 25 capre in una volta.
L’Area di Sanità Pubblica Veterinaria del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro non esclude alcuna ipotesi e fa sapere che al momento si stanno effettuando rilievi “con la tecnica della medicina forense”. I copri delle caprette, poi, “sono in fase di trasferimento per gli accertamenti autoptici che saranno eseguiti presso l'Istituto Zooprofilattico di Portici che provvederà ad effettuare tutte le indagini di natura infettiva e tossicologia per la corretta ricerca della causa di morte”.
Prima del drammatico epilogo, la situazione era stata già da tempo denunciata dagli animalistigià è deplorevole continuare a usare animali sulle scene dei film quando è possibile ricorrere ad altre soluzioni messe a disposizione dalla tecnologia (sappiamo bene che capita che gli animali sui set muoiano o, comunque, soffrano). A questo si aggiunga che i maschi di capra importati per esigenze scenografiche non erano neppure compatibili con le capre locali che sono di dimensioni più piccole. Da questi accoppiamenti si erano avuti anche parti gemellari, situazione che, a memoria d'uomo, non si era mai verificata.
In passato, inoltre la popolazione locale aveva già mostrato segni di insofferenza verso la presenza di queste capre sull'isola, tanto che erano stati presi anche provvedimenti per spostare alcuni esemplari in aziende agricole. Oggi, poi, l'atroce ritrovamento.
Ancora una volta a fare le spese delle scelte sconsiderate degli uomini sono stati degli animali innocenti.