Mangia un uovo rosso e si sente male: come riconoscere la presenza di batteri nelle uova

Mangiare un uovo completamente rosso solo per creare un contenuto virale? Lo ha fatto un utente di Tik Tok, che per questo motivo è finito in ospedale a causa di un infezione batterica da pseudomonas: di cosa si tratta? Come possiamo riconoscere un uovo contaminato da batteri da uno sano? I consigli del nutrizionista.
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Maria Teresa Gasbarrone 5 Dicembre 2023
* ultima modifica il 05/12/2023
In collaborazione con il Dott. Simone Gabrielli Biologo nutrizionista

Un utente di Tik Tok è finito in ospedale dopo aver mangiato un uovo completamente rosso. Nonostante la tonalità insolita – che avrebbe dovuto metterlo in allerta sulle conseguenze per la sua salute -, l'utente ha scelto comunque di mangiarlo "per ridere", come si legge in sovrimpressione nel video in questione.

"Ho mangiato quest'uovo per ridere e ora sono in ospedale infettato da pseudomonas", ha poi piegato l'utente, che si è sentito male subito dopo aver mangiato l'uovo, che difatti era avariato.

Perché l'uovo era rosso?

Il video è diventato virale anche perché è stato ripreso da un altro utente di Tik Tok, @farmaceuticofernandez, un divulgatore scientifico, che ha sottolineato quanto il gesto dell'utente sia stato irresponsabile.

"Lo ha fatto per ridere e mi viene da piangere perché ci sono sempre più video di questo tipo, quindi la selezione naturale non funziona. Un uovo rosso? Cosa potrebbe succedere? Potrebbe essere un embrione di fenice? O forse un batterio potrebbe averlo contaminato?", ha sottolineato Fernández, che ha fatto osservare come quel colore così insolito avrebbe fatto sorgere a chiunque il sospetto di una possibile contaminazione batterica dell'uovo.

Ma di cosa si tratta e come possiamo riconoscere il rischio della presenza di batteri nocivi nelle uova?

Che cos'è lo pseudomonas?

Stando a quanto ha raccontato l'utente, l'idea di creare un contenuto social gli è costata un'infezione da pseudomonas. Ma di cosa si tratta?

I batteri del genere Pseudomonas sono presenti in tutte le parti del mondo nel terreno e nell’acqua. Questi batteri prediligono le zone umide come i lavandini, i water, le vasche idromassaggio e le piscine non adeguatamente disinfettate, oltre alle soluzioni antisettiche scadute o disattivate. Occasionalmente, questi batteri sono presenti nelle ascelle e nelle aree genitali delle persone sane.

Tra le più frequenti ci sono le infezioni da Pseudomonas aeruginosa, che colpiscono soprattutto i soggetti con difese immunitarie deboli.

I batteri del genere Pseudomonas sono batteri Gram-negativi: vengono classificati in questo modo tutti i batteri che mantengono un colorito rosa dopo aver subito la colorazione di Gram (un esame di laboratorio utile alla classificazione batterica), a differenza dei batteri Gram-positivi che rimangono colorati di blu-viola: questa distinzione è utile per individuare i batteri in base ad una maggiore o minore resistenza agli antibiotici, in questo caso la negatività comporta una maggiore resistenza.

Come riconoscere la presenza di batteri

Prima di mangiare un uovo, ci sono diverse regole che puoi seguire per poter accertarti che sia effettivamente ancora buono ed escludere eventuali contaminazioni batteriche. Ecco una serie di consiglii utili, elaborati con il parere del biologo nutrizionista Simone Gabrielli:

  • Osservare il guscio per accertarsi che sia integro;
  • Valutare l'odore: nel momento in cui rompi un uovo, non dovresti avvertire nessun odore particolare. Questo perché le uova fresche hanno un odore neutro, mentre la presenza di un odore sgradevole può essere il segnale di contaminazione batterica;
  • Valutare l'aspetto interno: il tuorlo di un uovo fresco deve essere molto compatto e ben distinto dall'albume, che invece dovrebbe essere denso, trasparente, viscoso e ben aggrappato al rosso.
  • Attenzione al colore: oltre ai classici colori delle uova, quindi un tuorlo di un bell'arancione vivo e albume trasparente, non dovresti notare altri colori anomali. Soprattutto l'albume non deve avere macchie, perché se vedere puntini rossi nel tuorlo può essere normale – sono piccoli capillari che si sono rotti nel momento del distavo dall'uovo oppure di una fecondazione -, non lo è affatto la presenza di segni o macchie colorate nell'album: in questo caso il responsabile – com'è stato per l'uovo che ha fatto finire il TikToker in ospedale – potrebbe essere un batterio.

Un ultimo "consiglio casalingo" per valutare se un uovo è ancora fresco – ma non per escludere la presenza o meno di batteri – è quello di applicare l'ormai risaputa tecnica del bicchiere d'acqua: prendi l'uovo sospetto e immergilo in un bicchiere d'acqua: se l'uovo sta sul fondo è probabilmente fresco; se rimane a metà non è più freschissimo ma può essere ancora consumato cucinandolo molto bene; se invece galleggia, l'uovo non è più fresco e non va assolutamente consumato.

Fonti | Humanitas; Manuale Msd;

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