Messi in salvo 43 mufloni dell’Isola del Giglio: per gli altri c’è ancora il rischio abbattimento

La collaborazione tra Lav, Wwf e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha evitato l’abbattimento di alcuni esemplari, trasferiti e messi in sicurezza. Tuttavia, la Regione Toscana ha autorizzato l’uccisione a partire dall’1 ottobre dei 37 mufloni ancora presenti sull’isola: sono ritenuti specie aliena e quindi dannosi per la biodiversità locale.
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Martina Alfieri 30 Settembre 2022

Il destino dei mufloni dell’Isola del Giglio è in bilico ormai da diverso tempo. Già nel 2021 era stata annunciata la volontà di "eradicarli", in quanto considerati una specie invasiva. Oggi, grazie alla collaborazione tra la Lega Anti Vivisezione (Lav), il Wwf e l’ente Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, 43 esemplari verranno risparmiati.

Al momento i mufloni sono stati messi in sicurezza e sono ospiti del centro per il recupero animali selvatici di Semproniano e nelle aree del reparto dei Carabinieri forestali della Marsiliana (in provincia di Grosseto), e nell'Oasi Dynamo di San Marcello Pistoiese.

I mufloni sono stati introdotti sull’Isola del Giglio, in Toscana, a partire dagli anni Cinquanta e sono dunque una specie aliena, che minaccerebbe l'equilibrio della biodiversità locale. Inizialmente, la soluzione trovata dal Parco con il progetto Life LetsGo Giglio – finanziato anche dall’Unione Europea – prevedeva che gli animali dovessero essere rimossi anche a costo di ricorrere all’abbattimento.

Le proteste portate avanti dalle associazioni animaliste e dai cittadini hanno spinto alla fine il Parco a una revisione del progetto e all'accordo che ha consentito il trasferimento di 43 esemplari in aree sicure. Il Wwf ha commentato con soddisfazione l’operazione di salvataggio:

Un grande successo dell’operazione – e quindi dell’accordo – che proseguirà nei prossimi mesi, con l’obiettivo di sistemare nelle condizioni migliori tutti i mufloni presenti nell’area parco. Con il mantenimento degli impegni presi, i promotori dell’iniziativa si augurano che d’ora in poi tutto possa procedere nel massimo ordine e che vengano meno tutte quelle azioni di disturbo che fino ad oggi hanno reso più complicate le operazioni di cattura, mettendo a rischio la stessa incolumità degli animali”.

Purtroppo, però, non è ancora finita: dei molti mufloni presenti in passato sull'Isola del Giglio, buona parte è tuttora esposta al rischio di abbattimento, dato che a partire dall'1 ottobre 2022 la Regione Toscana ha autorizzato l'uccisione degli esemplari che ancora vivono sull'isola, ma al di fuori dei confini del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. A lanciare l’allarme è proprio la Lav, che scrive su Facebook:

La Regione Toscana ha deciso di farne uccidere 37 da sabato 1° ottobre fuori dai confini del Parco dove invece da mesi non si spara e sono in corso i trasferimenti per salvarli. Abbiamo già inviato una diffida legale alla Regione affinché cancelli subito l'uccisione degli animali!”.