Messner contro la tappa di Jovanotti in alta quota, ma lui lo rassicura: “Faremo una cosa bellissima”

L’alpinista e re degli Ottomila non ha usato giri di parole per esprimersi contro la tappa del tour di Jovanotti prevista per il 24 agosto sul Plan de Corones, in Alto Adige. Messner ha infatti definito il concerto “non necessario”, ma l’artista si è difeso, spiegando la natura ambientalista dei suoi live.
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Sara Del Dot 8 Aprile 2019

Il Jova Beach Party 2019 tour di Lorenzo Cherubini sta incontrando più ostacoli del previsto, e non a livello organizzativo. Dopo la rinuncia alla data prevista per il 16 luglio sulla spiaggia di Torre Flavia a Ladispoli per proteggere il fratino e la sua nidificazione, questa volta il dibattito si sposta in montagna, precisamente a 2.275 metri di altitudine.

Il nocciolo del problema è, ancora, una questione legata all’ambiente, lo stesso ambiente che Jovanotti mira a proteggere e aiutare a far rispettare con questo tour estivo, non a caso organizzato in collaborazione con il Wwf. Sotto i riflettori, l’unica delle quindici date prevista in montagna, precisamente sul Plan de Corones, in Val Pusteria, Alto Adige, dove Lorenzo ha previsto un concerto a 2.275 metri il 24 agosto.

Se Jova credeva di poter saltellare tranquillamente tra i boschi in alta quota al ritmo de L’ombelico del mondo proprio come Heidi, non ha fatto i conti con il vecchio dell’Alpe che, quelle montagne, le considera la propria casa. Sto parlando di Reinhold Messner, che si è subito posto in difesa del luogo in cui ha fondato uno dei suoi musei sulla storia dell’alpinismo.

L’alpinista re degli Ottomila si è infatti espresso in modo molto critico sul concerto dell’artista, affermando senza giri di parole: “Non posso vietarlo, ma lo farei se potessi.” La filosofia di Messner che ruota attorno al concetto che “in montagna si va per cercare il silenzio” si ponte decisamente in contrasto con l’idea di un concerto da lui stesso definito “non necessario” che produrrebbe inquinamento acustico e attirerebbe masse rumorose in un luogo in cui ha cercato di portare la cultura dell’alpinismo e che dovrebbe essere frequentato esclusivamente da chi desidera curare il proprio spirito e stare in pace con la natura.

Paure e preoccupazioni legittime da parte di chi, alle montagne, ha dedicato una vita intera e non vuole si manchi loro di rispetto. Timori a cui però Jovanotti ha voluto rispondere a tono, cercando di rassicurare Messner sull’intento del suo tour, che mira dichiaratamente a sensibilizzare le persone sul rispetto dell’ambiente. L’ha fatto questa mattina in un lungo post su Facebook, in cui l’artista ha cercato di spiegare che l’evento avrà una natura sostenibile, nel pieno rispetto dei luoghi di cui la sua musica è ospite. E che “Il futuro non lo si affronta negandoci le esperienze ma immaginandone di nuove con nuovi mezzi.”

Sulla questione si è espresso anche il Wwf, collaboratore del Jova Beach Party 2019, che ha sottolineato come la zona del Plan de Corones sia già fortemente antropizzata e modellata sulle esigenze del turismo di massa e che i partecipanti raggiungeranno il luogo solo a piedi o con gli appositi impianti di risalita.

Il dibattito rimane comunque ancora aperto, anche perché non è la prima volta che la questione “luoghi incontaminati come palcoscenici e location di grandi eventi” viene posta dividendo l’opinione pubblica. Tra chi li difende a spada tratta per paura che la loro speciale bellezza possa essere compromessa e chi è convinto che possa integrare in modo perfetto performance artistiche, la soluzione è ancora tutta da scoprire.