Minuscola e potenzialmente molto pericolosa: è la capsula radioattiva persa nel cuore dell’Australia

Durante un viaggio lungo una strada di oltre 1400km tra Newman e Perth, un camion ha perduto una capsula contenete Cesio-137, un isotopo altamente radioattivo. Le autorità sono al lavoro per ritrovarla ma hanno già avvertito la popolazione di restare ad almeno 5 metri di distanza se mai dovessero notare un oggetto piccolo ma corrispondente alla descrizione.
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Kevin Ben Alì Zinati 31 Gennaio 2023

Aggiornamento del 1 febbraio 2023

Persa ma ritrovata. La capsula d’argento contenente cesio-137 è stata individuata verso le 11 di oggi, 1 febbraio 2023 (orario australiano) e nessuno – per ora – sembra aver pagato le conseguenze del bizzarro incidente degli scorsi giorni, quando l’involucro era stato smarrito letteralmente per strada durante il viaggio di spostamento.

Secondo quanto dal WA Emergency Services, la capsula è stata ritrovata vicino a Newman, poco distante insomma dal punto di partenza del suo travagliato viaggio. Una squadra di ricerca l’ha trovata a due metri dal bordo della strada, in direzione nord della Great Northern Highway.

La capsula è stata così recuperata in modo sicuro in un contenitore di piombo, passerà una notte a Newman e domani sarà portata in una struttura sanitaria di Perth.

Il commissario per i servizi antincendio e di emergenza Darren Klemm ha definito il ritrovamento un risultato straordinario. In sostanza, abbiamo trovato l'ago nel pagliaio. Se consideri la sfida di trovare un oggetto più piccolo di una moneta da 10 centesimi lungo un tratto di 1400 chilometri della Great Northern Highway, è stato fantastico”. 

Come ti dicevo, nessuno sembra aver subito danni dalle radiazioni emesse dal cesio-137. Il direttore sanitario dell'Australia occidentale e presidente del Consiglio radiologico, il dottor Andrew Robertson, ha spiegato infatti che le possibilità che qualcuno venga contaminato dalla fonte sono estremamente remote.

Articolo del 31 gennaio 2023

Hai presente una monetina? Ora immagina una capsula ancora più piccola, quindi praticamente invisibile, caduta durante un viaggio lungo un’autostrada di oltre 1400 chilometri. «Introvabile», «persa» starai pensando.

Il punto però è che in quell’involucro di argento di 8 millimetri per 6 disperso sotto il sole di una strada deserta che attraversa il più grande stato della parte ovest dell’Australia è contenuto del Cesio-137: un materiale altamente radioattivo che potrebbe causare seri danni alla salute di chi ne entrasse in contatto.

La capsula è scomparsa dal carico del camion su cui era trasportata insieme ad altro materiale appartenente alla Rio Tinto, una multinazionale anglo-americana mineraria. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe caduta dal retro del mezzo, liberandosi dell’imballaggio in cui era stata riposta a causa delle vibrazioni del viaggio.

Viste le dimensioni minuscole della capsula contro quelle enormi dell’area di ricerca, localizzare il dispositivo può sembrare quasi impossibile. Alcuni scienziati australiani però hanno voluto guardare all’impreso con ottimismo, confidando nella potenza e nella precisione dei rilevatori di radiazioni di cui sono dotati i tecnici che da giorni sono alla ricerca della capsula.

Ma andiamo con ordine.

Cosa è successo?

Il camion, appartenente a una società esterna certificata, era stato caricato con il pacco di proprietà della Rio Tinto nei pressi della miniera di ferro Gudai-Darri, a pochi passa dalla cittadina di Newman.

Nella stiva del mezzo era stata posizionata la capsula di argento, uno degli «ingranaggi» di un più complesso meccanismo che nell’industria mineraria serve per misurare la densità del minerale di ferro.

Da Newman il mezzo è partito in direzione nella giornata del 12 gennaio ed dopo 1400 chilometri è arrivato in un sobborgo di Perth, chiamato Malaga, il 16 gennaio. Il pacco è stato prelevato e trasportato dal camion al deposito ma è rimasto sigillato fino al 25 gennaio. Quando i tecnici l’hanno aperto si sono resi conto che durante il viaggio qualcosa era andato storto.

Il misuratore di densità era danneggiato e la capsula radioattiva contenete il cesio-137 non era sparita. Non solo: mancavano dei bulloni di montaggio e delle viti del misuratore.

Le autorità e la Rio Tinto hanno provato a formulare le prime ipotesi di cosa sarebbe successo, giungendo alla conclusione che bulloni e viti si sarebbero staccate a causa delle vibrazioni accusate dal camion durante il viaggio.

La capsula era inserita in un "pacco" che viaggiava da Newman verso Perth, ma quando è stato aperto il dispositivo era sparito. Photo credit: Radiation Services WA

A quel punto la capsula radioattiva del misuratore, ormai libera di muoversi, sarebbe così caduta dal proprio imballaggio fuoriuscendo da una fessura della stiva del camion.

Il colosso minerario non ha subito reso noto i fatti, che dalla ricostruzioni sarebbero appunto accaduti almeno due settimane fa. Nel frattempo però ha presentato le proprie scuse, con il capo della divisione del minerale di ferro Simon Trott che ha specificato come l’azienda stia “prendendo molto sul serio questo incidente. Riconosciamo che questo è chiaramente molto preoccupante e siamo dispiaciuti per l'allarme che ha causato nella comunità dell'Australia occidentale”.

Che rischi ci sono?

Nella capsula di argento andata perduta, come ti ho detto, è contenuto del Cesio-137. Si tratta di un isotopo radioattivo del metallo cesio che in piccoli quantitativi viene usato per tarare gli strumenti di misura delle radiazioni.

Forse ne hai sentito parlare perché in dosi diverse è rintracciabile nell’ambiente a causa degli esperimenti nucleari in atmosfera condotti negli anni ’60 e degli incidenti alle centrali di Chernobyl e Fukushima.

Il cesio-137 è un elemento fortemente radioattivo ed è molto pericoloso per la nostra salute perché emette radiazioni sia di tipo gamma che di tipo beta.

Quali sono i rischi legati all’incidente? Partiamo dal presupposto che la capsula, come da manuale, dovrebbe essere perfettamente sigillata in modo tale da impedire la fuoriuscita del materiale in essa contenuto. Questo ovviamente vale finché il contenitore resta intatto.

“Gli alloggiamenti sono certificati per essere sicuri se soggetti a corrosione e vibrazioni e possono resistere a una caduta da 9 metri, o soggetti a 800C° per 30 minuti, con un impatto minimo. Anche il trasporto di sorgenti di radiazioni è soggetto a severi controlli relativi alla formazione del personale, ai requisiti di imballaggio e ai controlli per la manipolazione sicura e la risposta alle emergenze” ha specificato il Radiation Services WA australiano, secondo cui poi il dispositivo sarebbe doppiamente incapsulata in acciaio inossidabile. Questo per evitare che il Cs-137 diventi un rischio di contaminazione”.

Se si dovesse rompere – a causa dei danni riportati dalla caduta oppure perché schiacciato da un mezzo che viaggia sulla strada – i rischi tuttavia sarebbero diversi.

Le autorità australiane hanno comunque raccomandato alle persone di stare almeno a cinque metri di distanza da qualsiasi oggetto sospetto rinvenuto lungo i 1400 km tra Newman e Perth.

Distanza e tempo di esposizione sono decisivi quando si parla di radioattività. A debita distanza, le radiazioni emesse equivarrebbero a quelle di una radiografia. “Trascorrere 1 ora a 1 metro da questa fonte è molto vicino a circa 17 normali radiografie del torace ha aggiunto il Radiation Services WA australiano.

Se qualcuno dovesse raccogliere la capsula in mano i rischi sarebbero ovviamente peggiori. L’esposizione prolungata potrebbe causare ustioni o malattie da radiazioni.

Un team di gestione degli incidenti multi-agenzia, composto dal Dipartimento della salute australiano, dalla polizia della Western Australia e altri esperti sta battendo la strada percorsa dal camion centimetro dopo centimetro, ispezionando a fondo tutti i luoghi delle fermate effettuate dal camion.

Il cesio-137 ha un’emivita di 30 anni. Ciò significa – hanno specificato le autorità australiane – che dopo tre decenni avrà la metà della sua attività originale, dopo 60 anni sarà un quarto della sua attività originaria. facendo i conti, la capsula potrebbe potenzialmente essere radioattiva per i prossimi 300 anni. Va dunque trovata. E in fretta.