Molti grandi animali marini sono a rischio estinzione: se ciò accadesse le conseguenze sarebbero catastrofiche

Uno studio pubblicato di recente su Science Advances analizza le specificità funzionali di oltre trecento specie di grandi animali marini, molti dei quali a rischio estinzione. Se una parte di loro scomparisse (cosa che accadrà, se non faremo qualcosa per cambiare le cose) le conseguenze sugli ecosistemi sarebbero molto gravi.
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Sara Del Dot 28 Aprile 2020

La megafauna marina è in grave pericolo. Eppure squali, balene, megattere, dugonghi, ma anche pinguini e orsi polari rappresentano un valore fondamentale per gli ecosistemi del Pianeta. Con questa espressione infatti ci si riferisce a tutti gli animali di peso superiore a 45 kg che vivono sulle coste del mare e dell’oceano, quindi non soltanto pesci ma anche rettili e grandi mammiferi. Si tratta di tutti quegli esemplari che, quando si parla dei rischi in cui il riscaldamento globale sta mettendo il Pianeta, tendono a saltarci alla mente, alcuni più di altri. E decisamente non a sproposito.

Ogni specie esercita una funzione unica e insostituibile, rendendo tale anche la presenza di quell’animale stesso nel mondo.

Secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista Science Advances il 17 aprile 2020, Functional diversity of marine megafauna in the Anthropocene (Diversità funzionale della megafauna marina nell’epoca dell’Antropocene) entro 100 anni il 18% di queste specie potrebbe scomparire provocando un impatto notevole negli ecosistemi, che perderebbero una gran percentuale di biodiversità. Una larga fetta di questa “megafauna” infatti è classificata come “a rischio estinzione”, dal momento che si tratta di animali che vivono nel mare o in zone fredde minacciate dal riscaldamento globale.

All’interno dello studio, in cui i ricercatori hanno analizzato tutte le oltre 300 specie che fanno parte di questa megafauna, sono state individuate tutte le funzioni fondamentali che ciascuno di questi animali esercita all’interno del suo ecosistema. Il risultato è che, com’è comprensibile, ogni specie esercita una funzione unica e insostituibile, rendendo di conseguenza unica e insostituibile la presenza di quell’animale stesso nel mondo.

Insomma, è evidente che il nostro impegno per salvaguardare le specie a rischio deve intensificarsi, dal momento che, non bisogna smettere di ripeterlo, le conseguenze potrebbero essere molto gravi.