Morta una balena franca dopo lo scontro con una nave, ne rimangono solo 360 esemplari

Una specie in via d’estinzione, gravemente minacciata dalla scarsità di cibo e dal rischio costante di scontri mortali con le navi che viaggiano a forte velocità. L’allarme lanciato dal Noaa nel 2017 è stato ignorato e nel frattempo abbiamo detto addio ad altri 100 esemplari.
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Giulia Dallagiovanna 23 Agosto 2021

Gigante eppure immobile e senza più forze. L'Ong Oceana condivide sui suoi canali social l'ennesima foto di una balena spiaggiata e già morta, lungo le coste degli Stati Uniti. Ma questa volta c'è di più. La specie a cui l'esemplare appartiene è quella delle balene franche nordatlantiche e al mondo ne restano solo altre 360. La ragione per cui questa femmina non ce l'ha fatta è lo scontro con una nave. Di nuovo, la più grande minaccia alla vita su questo Pianeta è l'essere umano.

Oceana dal suo sito ufficiale ricorda che bisogna proteggere questa specie prima che sia troppo tardi. E una delle prime azioni da intraprendere è proprio quella di ridurre la velocità di crociera delle navi. Accorgimento che permetterebbe di evitare tra l'80% e il 90% del rischio di morte provocato dallo scontro con le grandi imbarcazioni. Queste ultime, infatti, non sono in grado di fare manovre per evitare i cetacei quando viaggiano a forte velocità.

Anche se in realtà le navi non sono l'unica minaccia contro questi giganti del mare. Pensa che già nel 2017 l’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica (Noaa) lanciava l'allarme. Allora, la volontà era quella di salvare gli ultimi 450 esemplari rimanenti. È evidente come non ci siamo riusciti. Gli esperti spiegavano che il problema principale riguardava un alto tasso di mortalità a fronte di un numero ridotto di nascite. Le femmine prima di essere pronte per riprodursi, infatti, devono avere tra i 9 e i 10 anni. E anche una volta rimaste incinte, dovranno affrontare una gestazione di un anno.

Ridurre la velocità delle grandi navi potrebbe abbassare anche del 90% il rischio di scontro con le balene

Ma oggi questi tempi si sono ulteriormente allungati. La sempre maggiore scarsità di cibo obbliga queste balene, che una volta popolavano anche le acque del Mediterraneo, e lunghi spostamenti, esponendole così al rischio di collisione con le navi e aumentando il loro livello di stress. L'intervallo tra le nascite dei nuovi cucciolo ora varia tra i tre e i sei anni.

E nel frattempo questi esemplari continuano a morire anche a per mano diretta dell'uomo. La balena franca è stata a lungo una delle specie più cacciate, al punto che oggi la popolazione si è ritagliata uno spazio solo lungo le coste orientali degli Stati Uniti ed è scomparsa da tutti gli altri mari.