
A più di 2 anni dal crollo del ghiacciaio della Marmolada sono stati pubblicati i primi studi che certificano come a causa del riscaldamento globale tutti i permafrost del monte italiano si stano ritirando velocemente. A certificarlo è stato il team di ricercatori di Legambiente, CIPRA e il Comitato Glaciologico Italiano.
E non si tratta di un arretramento improvviso degli ultimi anni, ma di un costante scioglimento dei ghiacciai proprio dopo la prima rivoluzione industriale. Infatti è dal 1888 che il ghiacciaio della Marmolada si sta accorciando di circa 1.200 metri. Negli ultimi 5 anni, ha perso 70 ettari di superficie, equivalenti a 98 campi da calcio.
Un declino che deve far riflettere tutti, comunità scientifica, politica e cittadini sui rischi causati dalla crisi climatica e soprattutto sui gravissimi effetti che questa può generare in futuro. Sempre Legambiente, CIPRA e il Comitato Glaciologico Italiano, confermano come la causa principale è l'aumento delle temperature che sta accelerando il processo di fusione dei ghiacciai della Marmolada.
L'avvertimento sul più grande ghiacciaio delle Dolomiti era già arrivato dai glaciologi dell’Università di Padova nel 2020. "Negli ultimi 70 anni ha perso oltre l’80% del proprio volume, passando dai 95 milioni di metri cubi del 1954 ai 14 milioni attuali", spiega Aldino Bondesan, docente di Geomorfologia all'Università di Padova e responsabile delle campagne glaciologiche per il Triveneto. Le previsioni di una sua estinzione si avvicinano sempre di più: il ghiacciaio potrebbe avere non più di 15 anni di vita"- si leggeva nel loro documento.
La ricerca di Legambiente e dei comitati scientifici non finisce qui. Oltre ad aver certificato l'arretramento dei ghiacciai, gli scienziati confermano come si potrebbe già ragionare sul quando lo stesso ghiacciaio della Marmolada non esisterà più. La data che hanno preventivato è il 2040. La Marmolada, quindi, attualmente perde 7-10 centimetri al giorno del suo ghiacciaio e questo fenomeno potrebbe generare effetti a catena su tutto l'ecosistema intorno, come: perdita di risorse idriche per le comunità locali e perdita di biodiversità animale e vegetale.