Oasi WWF in Campania, quasi 4mila ettari di natura tutelata

Oltre 3.900 ettari di natura protetti dall’impegno delle Oasi WWF in Campania. Riserve naturali e percorsi natura per osservare da vicino specie animali e vegetali appartenenti al nostro patrimonio naturalistico.
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Gaia Cortese 25 Ottobre 2018

Gli osservatori dell'Oasi di Persano, la fitta vegetazione del Bosco San Silvestro, un vulcano ormai spento che si è traformato in una Riserva Naturale, le maestose Grotte del Bussento, il lago di Campolattaro come crocevia per le migrazioni degli uccelli. Dal 1981, con le sue sette Oasi in Campania, il WWF è riuscito a proteggere oltre 3.900 ettari di natura, tutelando non solo la lontra nell'Oasi di Persano, ma anche il falco pescatore nell'Oasi Lago di Conza.

Oasi di Persano

L’Oasi di Persano ha diversi osservatori per ammirare le specie di uccelli presenti sul territorio. Credits: R. Lenza

Nata nel 1981, l'Oasi WWF di Persano è chiamata anche Oasi della lontra, esemplare di mammifero che purtroppo in Italia è a rischio di estinzione. All'interno dell'Oasi è possibile percorrere un sentiero natura attrezzato lungo la sponda sinistra del fiume Sele, che attraversa prati, zone di canneto e di boscaglia, e permette di raggiungere gli osservatori dell'oasi. Il periodo consigliato per una visita all'oasi è l'autunno quando la presenza degli uccelli acquatici è più concentrata, o in primavera per osservare l'esplosione delle vegetazione locale.

Bosco San Silvestro

L’incantevole foresta del Bosco San Silvestro. Credits: F. Paolella

Una foresta sempreverde costituita da lecci appartenenti alla famiglia Fagaceae e al genere Quercus e da altri esemplari della macchia mediterranea. L'Oasi WWF Bosco San Silvestro, che si estende per circa 76 ettari, comprende la Collina di Montemaiuolo e la Collina di Montebriano, da dove nasce la cascata che alimenta le fontane del Parco Vanvitelliano. Un tempo l'Oasi WWF del Bosco San Silvestro era una riserva di caccia, oggi è un angolo di natura che dà vita a numerose attività per adulti e bambini lungo il percorso del miele, nell'area riservata ai daini, nel Giardino delle Felci e e in quello delle Farfalle.

Cratere degli Astroni

Il lago grande degli Astroni. Credits: F. Canonico

Un vulcano spento che appartiene al più grande cratere di Agnano, nell'area dei Campi Flegrei. Il Cratere degli Astroni, a pochi passi da Napoli, è una riserva naturale che si caratterizza per la presenza di rilievi formati in seguito all'attività eruttiva (Colle dell'Imperatore e Colle della Rotondella) e di tre piccoli laghi (Lago Grande, Cofaniello Piccolo e Cofaniello Grande) circondati da giunchi, canne e salici. Nell'estate del 2017 l’Oasi è stata devastata da incendi persistenti che hanno provocato ingenti danni in tutta l'area. La Riserva, impegnata negli interventi di manutenzione, di messa in sicurezza dei sentieri e di ripristino della vegetazione, ha potuto contare su una raccolta fondi straordinaria per ricostruire gli Astroni realizzata da Meridonare, start up di crowdfunding a vocazione sociale del Mezzogiorno.

Grotte del Bussento

Le Grotte del Bussento, iscritte nell’elenco dei Geoparchi Mondiali. Credits: A. Bartolomei

A Morigerati, nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, si trova l'Oasi delle Grotte di Bussento, uno straordinario canyon naturale, una grotta imponente da cui risorge il fiume Bussento, dopo più di 4 km di percorso nel sottosuolo. L'Oasi WWF Grotte del Bussento è stata istituita nel 1985 e oggi è iscritta nell'elenco dei Geoparchi Mondiali. L'area rappresenta un patrimonio prezioso della biodiversità e ogni anno attrae sempre più turisti. Il Sentiero Natura per raggiungere le grotte è sorprendente: da un meraviglioso mulino in pietra del Settecento alla Stazione del muschio che presenta un microclima unico tra cortecce, muschi e felci e infine l'ingresso maestoso della Grotta a cui si può accedere attraverso un percorso attrezzato per visitare l'interno della cavità.

Lago di Campolattaro

Panorama dell’Oasi WWF del Lago di Campolattaro. Credits: F. V. Mancini

Nata nel 2003, l'Oasi WWF del Lago di Campolattaro si trova nei pressi della valle del fiume Tammaro. L'Oasi tutela una piana alluvionale naturale dove è stato creato artificialmente un invaso sbarrando il percorso del fiume. Ogni anno, in primaverile e in autunno, è possibile osservare il passaggio di gru, anatre, cicogne e diversi rapaci che qui possono riposare e provvedere al proprio sostentamento prima di riprendere il viaggio. Negli ultimi anni, nel lago di Campolattaro si è stanziata anche una cospicua colonia di aironi. E' facile comprendere come l'Oasi WWF abbia acquisito nel tempo un ruolo conservazionistico e di tutela della biodiversità molto importante.

Lago di Conza

Il Lago di Conza ospita oltre 140 specie di uccelli acquatici

Il Giardino Aromatico, il Sentiero delle Cicogne, il Giardino delle Testuggini, il Bosco Sommerso e l'area faunistica della Cicogna Bianca. L'Oasi WWF del Lago di Conza è un vero e proprio centro di educazione ambientale, meta di interesse sia per gli adulti che per i bambini. Il Lago di Conza è un bacino artificiale che si estende su 800 ettari circa: è una delle più vaste aree umide della Campania e ospita oltre 140 specie di uccelli acquatici, come il Falco Pescatore e la Nitticora. Tra i mammiferi presenti nel sito si contano numerose volpi, tassi, faine e donnole, e anche la lontra, esemplare fondamentale negli ecosistemi fluviali, purtroppo da diversi anni a rischio di estinzione.

Montagna di Sopra

La Montagna di Sopra nel Parco Regionale del Partenio. Credits: C. Tedeschi

L'Oasi WWF Montagna di Sopra si trova nel Parco Regionale del Partenio, a poca distanza dal mare, ma a un'altitudine compresa tra gli 800 e i 1.598 metri dei Monti d'Avella. L'oasi è ricca di ruscelli, torrenti e sorgenti, tra cui la nota fonte di "Acqua delle Vene", da cui sgorga un'ottima acqua oligominerale.
Data la sua posizione geografica, l'Oasi WWF Montagna di Sopra ha una notevole complessità vegetale e presenta specie legate sia ad un ambiente mediterraneo che appenninico. Oltre a un'importante presenza di anfibi lungo i corsi d'acqua dell'area, tra i mammiferi sono presenti volpi, ricci, donnole, faine e tassi, ma negli ultimi anni è tornato anche il lupo.