Oggi è la giornata mondiale dello squalo: ecco 5 cose che forse non sai su questo animale antico, misterioso e a rischio estinzione

Ogni 14 luglio si celebra lo Shark Awareness Day: una giornata di sensibilizzazione e protezione dedicata a uno degli animali marini più vecchi presente sulla Terra, ben più antico anche degli alberi.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 14 Luglio 2023

Gli squali sono antichissimi e misteriosi, predatori in cima alla catena alimentare che però spesso finiscono per diventare pericolosissimi anche per l’uomo. Forse però non sapevi che pur arricchiti da oltre 500 specie sono sempre più a rischio estinzione.

È proprio per via delle serie minacce alla loro sopravvivenza che oggi, come ogni 14 luglio, si celebra lo Shark Awareness Day: una giornata di sensibilizzazione e protezione dedicata a questi animali marini, uno dei più affascinanti, studiati e raccontati presenti sul nostro Pianeta.

Sebbene possano dare l’impressione opposta, vista la narrazione che sempre se ne fa di esseri feroci e spietati, anche gli squali sono tra gli esseri viventi fortemente minacciati. Da chi? Dall’uomo, ovviamente. Colpa della pesca eccessiva diretta, molta della quale è illegale, e indiretta, fatta di catture accidentali.

I numeri sono impietosi: ogni anno vengono uccisi quasi 100 milioni di squali e oltre il 37% delle specie sparse nel mondo è a rischio estinzione. Questa percentuale sale addirittura al 50% se si pensa a quelle che vivono nel “nostro” mar Mediterraneo.

Un mondo senza squali non sarebbe solo un colpo alla biodiversità ma rappresenterebbe un serio problema anche per tutto l’ecosistema marino dal momento che gli squali mantengono le reti alimentari marine in equilibrio e, allo stesso tempo, contribuiscono indirettamente anche alla lotta al cambiamento climatico.

Il rischio è anche connesso al consumo delle loro carne: un mercato “spesso poco trasparente e tracciabile” come scrive il WWF e di cui l’Italia è tra i maggiori rappresentanti. Tra il 2009 e il 2021, infatti, il nostro Paese è risultato il terzo più grande importatore di prodotti di squalo a livello globale.

La sensibilizzazione sull’importanza di questi affascinanti animali marini è fondamentale e per contribuire a rafforzarla voglio guidarti in un viaggio alla scoperta degli squali svelandoti 5 cose che probabilmente non sapevi a loro riguardo.

Quanto sono vecchi gli squali?

Li cacciamo e li mangiamo, ma cosa sappiamo davvero degli squali? Per esempio: ti sei mai chiesto da quanto questi animali marini popolano le norme acque? Probabilmente lo avrai fatto e avrai pensato che si tratta di animali antichi. Giusto, vero: ma quanto?

La risposta ti sorprenderà perché devi sapere che gli squali esistono da più milioni di anni. Ricerche scientifiche sulle squame fossili ritrovate nelle acque dell’Australia e degli Stati Uniti fissano il loro arriva nell'oceano circa 455 milioni di anni fa.

Sarebbero apparsi sulla Terra, insomma, ancora prima degli alberi: il primo a mettere radici infatti risale a circa 350 milioni di anni fa.

Gli squali attaccano davvero l’uomo?

Dai documentari fino ai film al cinema, uno degli aspetti più raccontati e (e romanzati) degli squali è la loro aggressività verso l’uomo. Ci possono attaccare per davvero? La risposta è, ma facciamo un passo indietro.

Secondo il National Ocean Service statunitense solo circa una dozzina tra tutte le specie di squali sono state coinvolte in attacchi contro l’uomo. Evoluti milioni di anni prima dei noi, è chiaro che non facciamo parte della loro normale alimentazione: la maggior parte degli squali si nutre di pesci e invertebrati più piccoli.

Eppure “incontri” con l’uomo ce ne sono stati. Considera che l’International Shark Attack File del Florida Museum of Natural History parla di un totale di 57 casi di attacco all’uomo “non provocati” nel 2022, con 9 decessi. Si intendono gli incidenti in cui il morso di uno squalo su un essere umano vivo avviene senza alcuna provocazione umana.

Ecco, questa media sarebbe risultata inferiore a quella quinquennale più recente (2017-2021) di 70 incidenti all’anno. Il totale di cinque morti dopo incidenti “non provocati”, invece, sarebbe in linea con la media globale.

Gli esperti concordano che gli attacchi avvengono solitamente quando gli squali sono confusi o curiosi: scorgendo un bagnante che si agita in acqua potrebbe tentare di indagare provocando inevitabilmente un incidente tutt’altro che felice.

Altre volte gli squali attaccano l’uomo perché si sentono minacciati o pesano che il loro habitat naturale sia in pericolo.

Gli attacchi comunque vengono definiti molto rari: secondo le stime infatti per ogni essere umano ucciso da uno squalo ci sarebbero due milioni di squali vengono uccisi dall'uomo.

Ci sono squali anche in Italia?

Gli squali abitando praticamente tutti i nostri mari e oceani, con un preferenza particolare per le calde acque tropicali o le rigide temperature degli oceani Artico e Antartico. Tra le “case” di questi animali marini tuttavia ci sono anche il Mediterraneo e l’Italia.

Sì, è possibile avvisare uno squalo nelle nostre acque. Ci sono testimonianze recentissime. Tra giugno e luglio 2023, per esempio, sono stati avvistati esemplari di squalo in Sicilia, per vicino alla spiaggia di Olivieri, in provincia di Messina e anche al largo del porto di Livorno, in Toscana, quando un esemplare è stato immortalato mentre nuotava attorno a una barca da pesca.

Perché si trovano alle nostre latitudini? La risposta più probabile è che si avvicinino alla costa alla ricerca di cibo ma non bisogna escludere che come già succede con altri animali (pensa alle zanzare), anche gli squali stiano risentendo del Climate Change.

L’aumento delle temperature delle acqua starebbe alterando i loro habitat naturali, costringendo gli squali a spostarsi per trovare ambienti più confortevoli.

Piccolo inciso: sai cosa fare se dovessi avere un incontro ravvicinato con uno squalo? Prima di tutto, difficile ma indispensabile: bisogna cercare di mantenere la calma ed evitare movimenti improvvisi che potrebbero spaventarlo.

È importante anche tenere sotto osservazione i suoi comportamenti per provare a interpretarne le intenzioni ma cercando, per questo possibile, di restare sempre a distanza di sicurezza.

Quanti denti hanno gli squali?

Una curiosità sugli squali riguarda i loro denti. Sì, perché durante la loro lunga vita uno squali può arrivare a generare e cambiare circa 30mila denti. Quando se ne rompe uno in prima fila, quindi, un altro è sempre pronto a subentrare e a sostituirlo.

Gli squali hanno le ossa?

Difficile a crederlo o anche a immaginarlo se ci pensi ma gli squali non hanno ossa. Come pesci appartengono ai cosiddetti “elasmobranchi", ovvero a quella specie di animali marini che presentano tessuti cartilaginei e non ossei.

La sostanza cartilaginea costituisce le loro orecchie e la punta del naso e in un certo senso assomiglia alle ossa vere e proprie ma gli scheletri cartilaginei sono molto più leggeri e li aiutano a galleggiare con più facilità.

Nonostante non abbiano uno scheletro osseo, anche gli squali possono fossilizzarsi. Invecchiando, la maggior parte degli squali depositano importanti quantità di sali di calcio nella loro cartilagine scheletrica per cercare di rafforzarla e la loro presenza consente ai loro sistemi scheletrici di squali di andare comunque incontro a un processo di fossilizzazione.