Ogni quanto dovresti lavare la ciotola del cane per evitare rischi per la salute? Te lo dice uno studio

Un team di ricerca dell’Università del Nord Carolina ha notato che chi ha un cane tende a non lavare molto spesso la sua ciotola. Ma questo comportamento può avere delle ripercussioni anche sulla salute dei componenti umani della famiglia. Vediamo quali.
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Mattia Giangaspero 16 Aprile 2024
* ultima modifica il 16/04/2024

Hai un cane? Quanto spesso lavi la sua ciotola? Forse non ci avevi mai pensato, ma l'igiene in questo caso non riguarda solo il tuo animale domestico. Anche la tua salute e quella di tutta la tua famiglia può essere messa a rischio se sei troppo distratto nella gestione dei pasti del amico a quattro zampe. Ricordati che come per gli esseri umani sarebbe opportuno lavare e pulire la ciotola del tuo animale una volta a giorno.

E fai attenzione a come la pulisci perché escherichia coli e salmonella sono tra i principali batteri che potresti contrarre da rimasugli di cibo per cani o dal semplice contatto tra questi e gli alimenti che invece sono destinati agli inquilini umani della casa. Anche perché spesso i prodotti che acquisti al supermercato prevedono una preparazione che tenderai a fare su superfici utilizzate anche per cucinare i tuoi piatti.

Ogni quanto bisognerebbe lavare le ciotole

Come ti ho anticipato brevemente prima è molto importante che come per i piatti che utilizzi tutti i giorni per mangiare, anche le ciotole del tuo cane debbano essere lavate quotidianamente. Ancor di più se il cane mangia cibo umido.

Come lavare la ciotola del cane: in lavastoviglie o a mano?

Il modo più sicuro per lavare le ciotole del tuo cane è quello di farlo a mano con il classico detersivo dei piatti e una spugnetta che però non utilizzerai per altri utensili della cucina. Se invece continui a non sentirti sicuro, dopo averla lavata a mano per togliere tutti i rimasugli di cibo, puoi inserirla direttamente in lavastoviglie, con un lavaggio ad alte temperature abbiamo la sicurezza di eliminare eventuali batteri.

Come disinfettare le ciotole

Oltre alla pulizia, puoi pensare anche a disinfettare la ciotola del tuo cane, così sei ancora più certo che eliminerai funghi e altri microorganismi che potrebbero provocare infezioni. L'ideale sarebbe usare un disinfettante veterinario. Segui le indicazioni del prodotto che acquisti, le potrai leggere sull'etichetta.

L'esperimento

Inoltre esiste anche un esperimento riguardo le scelte domestiche adottate da parte dei proprietari dei cani. Alcuni ricercatori della North Carolina State University si sono quindi chiesti quanto le tue abitudini in questo ambito possano influenzare la tua salute. Lo studio è stato da poco pubblicato su Plos One.

Gli autori hanno preso in considerazione 417 proprietari di cani, scoprendo che solo il 4,7% era a conoscenza delle linee guida su igiene e animali domestici stilate dalla FDA e solo il 34% si lavava le mani dopo aver dato da mangiare al cane. Il 43% invece conservava il cibo di questo ad appena 1,5 metri di distanza dal proprio, mentre il 33% preparava sempre il pasto dell'animale su superfici destinate a uso umano.

A questo punto hanno selezionato 50 persone, che possedevano in totale 68 cani, e le hanno coinvolte in un esperimento di 8 giorni. I ricercatori hanno tamponato le ciotole per verificare il tipo di popolazione batterica che vi si trovava sopra e poi hanno diviso i volontari in 3 gruppi:

  • Il primo gruppo (A) doveva seguire i consigli dell'FDA, tra lavarsi le mani prima e dopo aver toccato i preparati del cane, non usare la ciotola per raccogliere il cibo e così via
  • Il secondo gruppo (B) dove seguire i consigli dell'FDA sia per gli animali domestici che per gli esseri umani, che specificano ad esempio di lavarsi le mani per almeno 20 secondi con sapone e acqua calda e di lavare i piatti con detersivo e acqua oltre i 70 gradi per almeno 30 secondi
  • Il terzo gruppo (C) non ha ricevuto istruzioni, ma solo l'indicazione della data in cui le ciotole sarebbero state tamponate di nuovo, a fine sperimentazione.

Quello che è emerso una volta conclusa la settimana è stato che nel gruppo A e B il rischio di contaminazione di cibo si era molto ridotto rispetto a quanto invece si poteva vedere nel gruppo C. Più nello specifico, le probabilità che i microorganismi citati all'inizio rimanessero in vita si abbassavano del 90%, quando si sceglieva di lavare la ciotola in lavastoviglie o con acqua calda, piuttosto che a mano con acqua tiepida o fredda. E ancora, altri consigli utili sono quelli di gettare subito via l'eventuale cibo avanzato, raschiandolo dal piatto o dalla ciotola, e di conservare le scorte di alimenti secchi della loro busta originale.

La popolazione di batteri sulle ciotole del terzo gruppo è inoltre aumentata tra il primo e il secondo tampone. Nessuno dei proprietari infatti ha lavato la stoviglia durante tutto l'arco dell'esperimento anche se non era stato chiesto loro di non farlo. Non solo, ma tutti e 68 i partecipanti erano stati messi a conoscenza di quanto veniva indicato dalla linee guida della FDA. Questo significa che non è importante solo spiegare i corretti comportamenti, ma anche rendere le persone consapevoli dei rischi che stanno correndo.

Fonte| "Survey evaluation of dog owners’ feeding practices and dog bowls’ hygiene assessment in domestic settings" pubblicato su PLOS ONE, il 6 aprile 2022

(Pubblicata da Giulia Dallagiovanna il 20.04.2022
Modificata da Mattia Giangaspero il 16.04.2024)

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