Tra un po' non sapremo più dove andare vivere. Le città negli ultimi anni sono sempre più affollate. Troppa gente, troppi turisti e troppi affitti brevi nei centri storici. Insomma lo spazio per i residenti rischia di non esistere più.
Tutto questo viene associato all'Overtourism ovvero al sovraffollamento turistico. Ultimamente una vera piaga per i residenti in Italia e le istituzioni centrali faticano a trovare una soluzione omogenea ed efficace, in grado di tutelare mercato immobiliare e cittadini. E allora, di recente, sono i comuni che provano a trovare alcune soluzioni da soli. Firenze è l'ultima grande città che sta provando a sfruttare tutti gli strumenti e i poteri in mano alla Giunta per evitare che questo fenomeno continui a dilagare
Come detto prima questo fenomeno è traducibile alla lettera con "sovraffollamento turistico" e una delle città più colpite al mondo è proprio italiana: Venezia.
Il termine è stato inserito per la prima volta nel dizionario Oxford nel 2018. Perché se ne parla? Ti faccio due esempi. Nel caso di mete turistiche naturali come possono essere località di mare o montagna, è fondamentale che i turisti rispettino l'ambiente e l'ecosistema. Nel caso in cui invece le mete sono le città dal fascino storico, tipo Roma, il turismo deve rispettare la vita quotidiana di chi abita la città. Ecco in entrambe le situazioni se tutto questo non viene rispettato, si incomincia a parlare di Overtourism o turismo insostenibile.
Uno dei problemi potrebbe essere il turismo di massa low cost, ma in questo caso non è proprio così. L'Overtourism avviene quando il turismo cambia radicalmente il modo di vivere la città. Design week e fashion week a Milano sono gli esempi più calzanti. Intere settimane, ogni anno, i cittadini sono a conoscenza di come il turismo di massa cambi radicalmente la città e a sua volta la stessa città l'accetta e modifica tutto. Nuove strategie per le piazze, nuovi eventi, cambiano i percorsi dei mezzi di trasporto, non ci sono più case disponibile in affitto per studenti o lavoratori, ma solo per turisti. Questi elementi già portano a pensare e vivere la città diversamente dal solito.
Attualmente le persone che si muovono nel mondo sono più di 1,4 miliardi ogni anno, e stanno crescendo ad un ritmo esponenziale. L’Organizzazione mondiale del turismo prevede che nel 2030 il flusso internazionale di turisti supererà i 2 miliardi. Ora il problema, stando a questa previsione, non è il numero complessivo di persone che viaggeranno, ma è il fatto che queste si focalizzeranno solo su poche destinazioni.
Un crescente numero di turisti equivale al dilagare di soluzioni brevi e rapide che, se non regolamentate, alla lunga finiscono per inquinare il mercato immobiliare e impedire ai cittadini di poter sostenere affitti normali (e sensati) o acquistare un casa a prezzi accessibili (e giusti). Come ti avevo detto poco fa Venezia risulta essere la più grande città colpita dall'Overtourism e per questo motivo è stata stipulata una legge. La "norma Venezia" prevede sostanzialmente un freno agli affitti brevi di case vacanza e bed&breakfast in modo da tutelare il centro storico del capoluogo vento.
L'ambiente è sostanzialmente il primo a risentire delle troppe persone presenti nelle mete turistiche naturali più gettonate. Deforestazione, sfruttamento incontrollato del suolo, inquinamento e nessuna politica di sensibilizzazione e salvaguardia degli ambienti naturali hanno portato in alcune destinazioni naturali alla distruzione di interi ecosistemi.
Altro rischio è sicuramente l'aumento dei rifiuti che non verrebbero completamente differenziati e in questo modo diventerebbero un problema di inquinamento. L’isola di Boracay, nelle Filippine, è stata chiusa al turismo proprio per questo motivo.
Il Report “Overtourism’? Understanding and Managing Urban Tourism Growth beyond Perceptions” propone così 11 strategie e 68 misure per contrastare il troppo turismo.