Pane appena sfornato: quell’aroma familiare che stimola il buonumore e l’altruismo

Sembra che il profumo di pane appena sfornato susciti nelle persone non solo una sensazione di benessere generale, ma anche una vera e propria buona disposizione nei confronti del prossimo. A provarlo, uno studio francese del 2012.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Rubrica a cura di Sara Del Dot
8 Giugno 2020

È forse l’aroma che più di tutti ci riporta a casa, indipendentemente da dove essa sia. Anche se non abbiamo mai avuto un forno a legna, anche se nella nostra cucina il pane non si è mai preparato, il profumo della sua crosta croccante, il senso di calore che emana riporta chiunque lo incontri in una dimensione familiare quasi perfetta.

Il pane. Il pane che è nutrimento primario, l’alimento che in tavola non manca mai, quello che quando si secca, quando è vecchio viene conservato per preparare piatti poveri o dato da mangiare agli uccellini. Riesci a immaginartela una vita senza pane? Io no.

E il suo profumo è parte integrante della tavolozza dei profumi della nostra vita. Ma anche dei nostri comportamenti. Sembra infatti che il profumo del pane appena sfornato susciti nell’essere umano non soltanto fame e benessere, ma stimoli anche la gentilezza nei confronti degli altri.

Sembra una bella frase, una tenera citazione di un antico racconto, invece si tratta di uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Social Psychology e condotto dai ricercatori dell’Università della Bretagna del Sud, in Francia.

L’esperimento si è svolto nel 2012, e consisteva nel chiedere ad alcuni volontari di far cadere volontariamente un pacchetto di fazzoletti o un guanto fuori da due negozi, un negozio di abiti e una panetteria. L’obiettivo era capire se le intenzioni e la tendenza all’altruismo delle persone cambiasse a seconda che si trovassero nei pressi di un luogo caratterizzato da un buon profumo oppure no. A essere coinvolte nell’esperimento furono 400 persone ignare, osservate a circa 60 metri di distanza. I risultati furono notevoli. Davanti alla panetteria furono il 77% le persone a restituire l’oggetto perduto, mentre davanti al negozio di vestiti la percentuale si fermò al 52%.

In pratica, il profumo del pane appena sfornato è in grado di suscitare in noi emozioni favorevoli al prossimo. Forse al mondo dovrebbe esserci più pane e meno vestiti.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…