La definisce una "forma di giustizia sociale" Anne Hidalgo, sindaca della capitale francese, mentre commenta la sua decisione di triplicare le tariffe per i parcheggi dei Suv. La prima cittadina di Parigi da tempo è attiva nella riorganizzazione della mobilità in città, tanto che negli ultimi anni ha incrementato notevolmente l'utilizzo delle biciclette nel centro urbano, riducendo sempre di più le carreggiate per i mezzi privati. Poi è stato il turno dei monopattini: con un referendum ha vietato il loro utilizzo in città. Ora tocca ai Suv, ovvero ai veicoli di utilità sportiva, Hidalgo aveva già espresso la volontà di avviare una consultazione mesi fa, ora c'è la data: il 4 febbraio.

"La prima buona ragione per interessarsi ai SUV è l'inquinamento atmosferico. Più è grande, più inquina" – Anne Hidalgo

Stando alle stime del Comune di Parigi, negli ultimi dieci anni sarebbe diminuito il numero di auto private grazie alle politiche proattive. Allo stesso tempo, però, dimensioni e peso medio dei veicoli sono in continuo aumento, per via dello sviluppo esponenziale dei SUV. Rappresentano ormai il 40% delle vendite di mezzi privati, le persone li scelgono perché sono molto comodi e spaziosi, ma allo stesso tempo non si tiene conto di tutta una serie di fattori che impattano negativamente sull'ambiente: inquinamento, insicurezza e condivisione non equa dello spazio pubblico.

La sindaca ha lanciato questa proposta proprio per mandare un messaggio alle case automobilistiche. "La loro corsa al modello più commerciale sta mettendo a rischio la transizione ecologica", si legge sul sito del Comune. Il testo che verrà sottoposto ai cittadini parigini è questo: "Favorevoli o contrari alla creazione di una tariffa specifica per il parcheggio delle auto private pesanti, ingombranti e inquinanti?". Un Suv inquina il 20% in più di una macchina normale, pesa 200 kg in più di un veicolo standard, è più lungo di 25 cm e più largo di 10 cm.

E in Italia?

Nel nostro Paese esiste una regolamentazione sui mezzi privati pesanti? E, nel caso, come funziona? L'Italia non ha un divieto specifico per i SUV, ma esistono alcuni casi particolari. Un sindaco è in grado di vietare l'accesso al  centro storico ai SUV, ma solo se queste disposizioni interessano città di particolare pregio storico-artistico e si è tenuto conto dell'iniziativa economica. In Italia aveva fatto scalpore la decisione del Comune di Firenze nel 2015, che aveva deciso di impedire l'accesso ai mezzi di trasporto privati ingombranti. Invano le case automobilistiche hanno fatto ricorso, il Consiglio di Stato ha dato ragione al sindaco.

Fonte e crediti foto di copertina| Comune di Parigi