Partiti i negoziati per il trattato globale sulla plastica: riuniti 175 Paesi in Kenya

La maggior parte degli Stati membri dell’Onu si sono riuniti oggi, 13 novembre per trovare un accordo sul primo trattato contro la produzione da plastica. I negoziati a Nairobi dureranno fino al 19 novembre 2023. Ecco di cosa si sta parlando nello specifico.
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Mattia Giangaspero 13 Novembre 2023

Nella giornata di oggi, 13 novembre 2023, sono partiti i negoziati ufficiali in Kenya per trovare una soluzione concreta al problema dell'inquinamento da plastica. Si sono, infatti, riuniti 175 Paesi dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per provare a creare un primo trattato mondiale sulla plastica, dopo le promesse e gli obiettivi annunciati nel mese di settembre, sempre del 2023.

L'incontro iniziato oggi, durerà circa una settimana e si concluderà il 19 novembre a Nairobi, all'interno della sede internazionale dell'Unep,  Nazioni Unite per l'Ambiente. Tutto questo cosa vuol dire? Avremo un trattato che entrerà in vigore lunedì 20 novembre?

Assolutamente (e noi aggiungiamo purtroppo) no. Si tratta ancora di uno dei primi incontri ufficiali che i Paesi stanno svolgendo, precisamente il terzo e si dovrà andare avanti per arrivare all'intesa definitiva con almeno altri due incontri successivi. Per questo motivo si pensa che il trattato, sempre se l'intesa dovesse essere trovata, potrebbe essere valido e reso pubblico entro il 2025. 

Dopo la capitale keniota, i negoziati proseguiranno nell’aprile 2024 in Canada, prima di concludersi in Corea del Sud alla fine del 2024.

A questo incontro di Nairobi sono presenti anche alcune Ong internazionali, quali il WWF e molti attivisti per l'ambiente, che domenica 12 novembre hanno manifestato chiedendo ai singoli Stati di accelerare tutti i processi.

Secondo l'Ocse:

"L’inquinamento da plastica è destinato a peggiorare: la produzione annuale è più che raddoppiata in 20 anni, raggiungendo i 460 milioni di tonnellate. Se non si interviene, potrebbe triplicare entro il 2060. Eppure solo il 9% viene riciclato. La plastica svolge anche un ruolo nel riscaldamento globale, rappresentando il 3,4% delle emissioni globali nel 2019, una cifra che potrebbe più che raddoppiare entro il 2060."

Eventualmente si dovesse pubblicare il primo trattato mondiale che punta a non produrre più un nuovo inquinamento da plastica, cosa conterrà?

Sempre l'Onu ha presentato ufficialmente per la prima volta, nel mese di settembre, la prima bozza del nuovo trattato sulla plastica. Bozza che contiene varie opzioni di attuazione dello stop alla plastica. E non si parte benissimo, anche perchè una di queste opzioni riguarda il limite della produzione di plastica, ma senza che venga rispettato alcun obiettivo da parte dei governi.

Un'altra opzione invece riguarda l'azzeramento di tutti gli incentivi per la produzione della plastica, ma anche l'introduzione di nuove e salate tasse per i produttori.

Il progetto alla fine offre due opzioni per quanto riguarda l'obiettivo del trattato. Uno è quello di “proteggere la salute umana e l’ambiente dall’inquinamento da plastica”. L’opzione più radicale è “porre fine all’inquinamento da plastica”.

Attualmente le parti in gioco sono molto divise tra loro e sembra che non sarà semplice ottenere un accordo definitivo in tempi brevi. Da un lato c'è l’Unione Europea che sostiene gli obiettivi dell'Onu, dall'altro i principali produttori di petrolio e gas come gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita restano in silenzio.