Perde 50 chili grazie alla regola 80/20: cosa prevede questa strategia alimentare e come si segue

La regola 80/20 è una strategia alimentare che prevede di suddividere le quantità «cibo salutare» e cibo meno sano» che si consumano durante una giornata. L’idea alla base, come ha spiegato il nutrizionista Simone Gabrielli, è quella di puntare all’equilibrio: non privarsi di nulla ma dosare ciò che si mangia, nelle giuste porzioni e frequenze.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 18 Marzo 2024
* ultima modifica il 18/03/2024
In collaborazione con il Dott. Simone Gabrielli Biologo nutrizionista

Della storia alimentare di Samantha, un’infermiera di 25 anni, avrai sentito principalmente due cose: che è riuscita a perdere addirittura 50 chili e che per farcela ha utilizzato una dieta chiamata «regola 80/20».

La giovane, come hanno raccontato diverse testate online, a causa della sua condizione non riusciva a fare nulla, era sempre stanca e triste ma a partire dal periodo del lockdown patito durante la pandemia, ha dato avvio alla propria «rivoluzione».

Ha cominciato a svolgere attività fisica con costanza e si è dotata di regole basilari da seguire, una sorta di pacchetto di leggi da non poter infrangere. Come, appunto, quella dell’80/20.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Più che di una dieta vera e propria, è più che altro una strategia alimentare che prevede di suddividere le quantità «cibo salutare» e cibo meno sano» che si consumano durante una giornata.

La regola porta quindi chi decide di applicarla a preferire in prevalenza ovviamente quei cibi che fanno bene alla salute senza però rinunciare a piccoli sfizi e sgarri, sebbene in dosi estremamente ridotte.

In concreto, significa consumare una primo e/o un secondo a base di legumi, pesce o pasta di farina integrale e aggiungere magari anche una piccola porzione di dolce a fine pasto.

“Nulla di nuovo – ci ha spiegato il dottor Simone Gabrielli, biologo nutrizionista – perché la dieta mediterranea prevede di mangiare tutto ma nelle giuste dosi e frequenze. L’importante non è tanto la struttura 80/20 quanto la dieta complessiva com’è strutturata”. 

L’idea che permea le parole del nutrizionista e che sta anche un po’ alla base della regola 80/20, insomma, è quella di portare chi la segue a un equilibrio.

Sì, perché uno dei rischi quando si inizia a seguire un percorso alimentare è quello di incorrere in scelte molto ferree che alla lunga non solo non garantiscono il giusto apporto nutrizionale ma possono anche portare a sviluppare sentimenti di insoddisfazione e frustrazione.

Una dieta molto restrittiva può spingere ad allontanare degli alimenti o dei cibi che ci piacciono trasformandoli di fatto in veri e propri tabù e alimentandone, invece, il desiderio in un circolo vizioso poco sano e utile.

Il cuore di un regime alimentare sano e corretto, come ha ribadito il dottor Gabrielli, non è "la privazione quanto semmai equilibrare ciò che si porta sulla propria tavola".

Non si elimina nulla ma si dosano le quantità. E, come ha fatto Samantha, si seguono delle «regole» basilari che devono essere sempre suggerite e organizzate da un professionista, che le declinerà in base alle esigenze, ai bisogni, alle possibilità e allo stato di salute di ciascun paziente.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.