Prima estinti poi riscoperti nel 1994, i pini Wollemi tornano a ripopolare la natura: ma saranno piantati in luoghi segreti

Si ritenevano estinti da due milioni di anni, invece nel 1994 sono stati scoperti. Ora il progetto di riforestazione dei pini Wollemi, “fossili viventi”, punta a salvarli dall’estinzione, ma la sfida è lunga e si svolge in luoghi segreti.
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Roberto Russo 1 Marzo 2024

I pini Wollemi, conosciuti anche come “fossili viventi”, sono alberi maestosi che si pensava fossero estinti da ben due milioni di anni. La loro riscoperta nel 1994, avvenuta per caso nelle Blue Mountains australiane, ha rappresentato una sensazionale notizia per il mondo della botanica. Tuttavia, la gioia iniziale si è presto mescolata alla preoccupazione, poiché si è scoperto che ne restavano solamente circa 60 esemplari all'interno del Wollemi National Park.

Cosa sono i pini Wollemi?

I pini Wollemi (Wollemia nobilis) sono conifere antiche che conservano pressoché intatte le caratteristiche dei loro antenati vissuti durante il periodo Cretaceo, tra i 145 e i 66 milioni di anni fa. La loro sopravvivenza è minacciata da due fattori principali: la Phytophthora cinnamomi, un fungo patogeno che causa disseccamento nelle piante, e i frequenti incendi boschivi che colpiscono la regione del Nuovo Galles del Sud.

Il nome di Wollemia nobilis è dovuto al fatto che sono stati scoperti dalla guardia forestale David Noble.

 Un progetto per la loro salvaguardia

Di fronte al pericolo di estinzione, è nato il Wollemi Pine Recovery Team, un'iniziativa congiunta tra scienziati del governo australiano e ambientalisti. L'obiettivo principale del progetto è la reintroduzione dei pini Wollemi in natura, attraverso un piano che prevede il trapianto di giovani alberelli in tre diverse zone segrete all'interno del Wollemi National Park.

Il percorso di salvaguardia dei pini Wollemi è stato finora costellato da successi e sfide. Un primo tentativo di trapianto pilota nel 2012 ha avuto scarsi risultati, mentre un progetto più ambizioso del 2019, che ha visto la messa a dimora di oltre 400 alberelli, è stato in parte compromesso da incendi e siccità. Tuttavia, nel 2021, la situazione è migliorata: altri 502 pini sono stati piantati, con un tasso di sopravvivenza sorprendentemente alto grazie alle condizioni climatiche favorevoli.

Nonostante i progressi, il destino a lungo termine della specie resta incerto. La crescita lenta dei pini Wollemi, inferiore a 1 cm all'anno, e il lungo periodo necessario per la maturità e la produzione di semi rendono l'intero processo multigenerazionale. Inoltre, il cambiamento climatico, con l'aumento previsto di incendi e siccità, rappresenta una minaccia significativa per la loro sopravvivenza.

Il progetto di salvataggio dei pini Wollemi – noti anche come alberi dinosauro – è un esempio tangibile dell'impegno che l'uomo può dedicare alla conservazione delle specie in pericolo. Sebbene l'obiettivo finale sia ancora lontano, la dedizione dei ricercatori e le prime positive risposte degli alberi reintrodotti accendono una fiamma di speranza per il futuro di questi "fossili viventi".

Fonte | The genome of the Wollemi pine, a critically endangered “living fossil” unchanged since the Cretaceous, reveals extensive ancient transposon activity – bioRxiv