
Procida, già capitale italiana per la cultura 2022, punta a un futuro più green attraverso progetti e scelte innovative, come quella alla base della campagna AcquaFreesca.
L'iniziativa, ideata dall'associazione Procida Coraggiosa, coinvolge bar, ristoranti, lidi balneari e, da quest'anno, anche attività alberghiere e società di charter (cioè i servizi di noleggio di imbarcazioni, come yacht, barche a vela, catamarani e altre tipologie di imbarcazioni). L'obiettivo è chiaro: abbandonare gradualmente l'uso delle bottigliette di plastica per l'acqua e passare all'erogazione alla spina.
Le 28 attività che hanno aderito al progetto stanno lavorando per una trasformazione significativa e offrono ai propri clienti acqua fresca erogata alla spina a un costo notevolmente inferiore rispetto alle bottiglie di plastica. Questa scelta non solo riduce l'impatto ambientale, ma dimostra anche un impegno concreto nel promuovere uno stile di vita più sostenibile. Per coloro che non dispongono di una borraccia, vengono proposte alternative convenienti: borracce termiche in acciaio, colorate e marchiate con il logo dell'attività e dell'associazione.
La decisione di adottare l'acqua alla spina anziché la plastica è guidata dalla consapevolezza degli effetti negativi delle bottiglie di plastica sull'ambiente. Una bottiglia di plastica può impiegare fino a 450 anni per degradarsi, rilasciando nel frattempo microplastiche che possono contaminare i mari e, di conseguenza, il cibo che consumiamo, in particolare i pesci. Questa iniziativa non solo contribuirà a ridurre la quantità di plastica a lungo termine, ma si pone anche come esempio di cambiamento positivo che può ispirare altre comunità a fare scelte più sostenibili.
Il progetto AcquaFreesca non è soltanto una sfida interna all'isola, ma ha anche un impatto più ampio grazie alla collaborazione con l'Area Marina Protetta Regno di Nettuno. In un'ottica di sensibilizzazione, è stata organizzata la mostra fotografica Pose plastiche. Un mare di motivi per non inquinare, che presenta scatti del fotosub Pasquale Vassallo che mirano a evidenziare l'interazione tra gli organismi marini e i rifiuti, spingendo a riflettere sulla necessità di proteggere gli ecosistemi marini.