Proprietà dell’olio di semi di girasole, il più utilizzato per friggere

Se sei un amante delle fritture probabilmente in casa avrai una piccola riserva dell’olio di semi di girasole. Lo si può però usare in tanti altri modi, ma devi fare attenzione a non esagerare nelle dosi e soprattutto a non riscaldarlo. Se è vero che contiene molta vitamina E, è anche vero che non sempre è la scelta più salutare.
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Valentina Rorato 22 Marzo 2022
* ultima modifica il 10/11/2023

L'olio di girasole è un olio ottenuto dalla spremitura dei semi di girasole. Di solito è usato per arrostire, saltare in padella e friggere a causa del suo alto punto di fumo. Ma conosci le sue proprietà nutrizionali?

Che cos’è

L'olio di semi di girasole è un olio vegetale, che viene estratto dai semi di girasole ed è disponibile sia in forma raffinata (dal gusto neutro) che spremuto a freddo (caratterizzato da un sapore più burroso, quasi nocciolato). È prodotto principalmente in Francia, Spagna e Italia, ma nel 2020 il Regno Unito è diventato primo produttore commerciale nel mondo.

Ha di colore giallo pallido e un sapore delicato che lo rende un olio versatile in cucina. Viene anche impiegato nella produzione alimentare, nella realizzazione di prodotti a base di olio, come creme spalmabili, verdure sott’olio e margarine.

Valori nutrizionali

Questi sono i valori nutrizionali dell’olio di semi di girasoli per 100 grammi di prodotto (una dose ragionevole è però di 10 grammi).

  • Acqua 0 grammi
  • Calorie 899 kcal
  • Proteine 0 grammi
  • Colesterolo 0 grammi
  • Carboidrati 0 grammi
  • Fibra 0 grammi
  • Ferro 0.1 mg
  • Vitamina E 68 mg
  • Acidi grassi Saturi (%) 11.91
  • Acidi grassi Monoinsaturi (%) 35.35
  • Acidi grassi Polinsaturi (%) 53.20

Proprietà e benefici

L'olio di girasole è una delle migliori fonti alimentari di vitamina E ed è spesso utilizzato in miscele di oli vegetali e grassi spalmabili per migliorarne il contenuto, proprio di questa vitamina. Ma fa bene alla salute? Le sue proprietà e benefici dipendono dal tipo di lavorazione (e ciò vale per tutti gli oli). Gran parte dell'olio di girasole sugli scaffali dei nostri supermercati viene raffinato e lavorato utilizzando sostanze chimiche. In quanto tale, è probabile che contenga residui chimici e non mantenga i suoi nutrienti o enzimi naturali, anche se beneficerà di una durata di conservazione più lunga.

L'olio di girasole spremuto a freddo, invece, è un buon prodotto, a basso contenuto di grassi saturi, con alti livelli di grassi polinsaturi (PUFA) sotto forma di acidi grassi omega-6, come l'acido linoleico. Questi acidi grassi omega-6 sono essenziali nella nostra dieta perché il corpo non può produrli. E sono utili per mantenere i normali livelli di colesterolo nel sangue, per la risposta immunitaria così come per la crescita e lo sviluppo.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali sono legati ai consumi in quantità eccessive. Purtroppo, consumiamo troppi grassi e ciò tende ad aumentare le condizioni infiammatorie e le malattie croniche come quelle cardiache e l’obesità.  Il principale svantaggio dell'olio di girasole è la sua capacità di generare un numero maggiore di aldeidi dannosi, e in meno tempo, rispetto all'olio di oliva. Ciò è particolarmente rilevante quando l'olio viene riscaldato ripetutamente a temperature di 180°C, come nella frittura. L'olio di girasole è una scelta popolare per la cottura ad alta temperatura perché ha un punto di fumo relativamente alto, ma una crescente comprensione di fattori che influenzano la salute come la rapidità di formazione di aldeidi ha portato allo sviluppo di nuove varietà di olio di girasole, tra cui una ad alto contenuto di MUFA, l'acido oleico, che migliora le credenziali dell'olio e lo rende più stabile a temperature più elevate. È importante ricordare che sia l'acido linoleico che l'acido oleico sono fonti di energia grassa e vengono utilizzati dall'organismo per formare cellule, tuttavia, è il modo in cui rispondono al calore che le rende molto diverse.

Usi in cucina

L’olio di semi di girasoli è un olio molto utilizzato in cucina per friggere, per saltare le verdure in padella, ma anche per preparare i dolci, soprattutto per sostituire il burro. Si conserva in una bottiglia sigillata in un luogo fresco e asciutto e si mantiene per circa un anno. Ovviamente, viene usato come sostituto (anche più economico) dell’olio extravergine di oliva, ma non ha le medesime (ed eccellenti) proprietà nutrizionali.

Fonte | Crea

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