Quali sono i possibili rischi dei tatuaggi all’henné

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
I tatuaggi all’henné sono una tecnica popolare per decorare il corpo e vanno molto di moda in estate. Di per sé non sono pericolosi, ma spesso quello che viene utilizzato sulla pelle non è veramente henné ma un colorante che può provocare gravi reazioni allergiche.
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Valentina Rorato 1 Agosto 2022

Il tatuaggio temporaneo all’henné è un classico simbolo dell’estate e sono molte le persone che si lasciano sedurre da questa tecnica decorativa, soprattutto per rendere più interessanti le mani, le braccia e talvolta anche il viso. Si tratta di un disegno fatto con un pennello che dura qualche giorno e dovrebbe venire via con i lavaggi. Ma è davvero così semplice e innocuo o nasconde dei rischi?

Rischi dei tatuaggi all'hennè

Henné vero

La pasta di henné è composta da una sostanza naturale derivata da un piccolo arbusto chiamato Lawsonia Intermis. Le foglie, dopo essere state essiccate, sono frantumate in una polvere che viene utilizzata per fare la pasta. Allo stato naturale, non c'è nulla nella polvere di henné che possa causare irritazioni o reazioni allergiche (ovviamente se non si è sensibili alla pianta stessa). Allora qual è il problema? A volte, per realizzare il composto, si aggiungono ingredienti, come come l'olio di eucalipto, che potrebbero essere irritanti per alcune persone. Ricordati poi un dettaglio importante: la pasta di henné vero, quindi naturale, lascia una macchia sulla pelle di colore arancione bruciato o marrone, che dura dalle 2 alle 4 settimane. Non deve essere nero né blu.

Henné nero

I tantuaggi temporanei spesso sono fatti con quello che viene chiamato "henné nero" (BHTT), ma in realtà non esiste un "henné nero": il vero estratto di henné è di colore rosso-arancione. I BHTT sono dei coloranti a base di hennè, solitamente mescolati con una sostanza chiamata PPD (parafenilendiammina o p-fenilendiammina). Questo uso del PPD è illegale nell'UE e il PPD può essere molto dannoso se applicato direttamente sulla pelle in alte concentrazioni. Il problema qual è? Quando ti fai un tatuaggio in spiaggia e non in un centro professionale, difficilmente, ti diranno che cosa c’è nel colorante che stanno per applicarti sulla pelle.

Il PPD è usato in modo sicuro e legale nella tintura per i capelli ed è regolamentato a livello europeo dal Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009. In base a queste leggi, il PPD può essere utilizzato solo nei coloranti per capelli fino a una concentrazione massima del 2%.

I tatuaggi temporanei che si realizzando utilizzando del colorante sulla pelle sono classificati come prodotti cosmetici e l'uso di PPD in questo tipo di prodotti è illegale nell'UE. In altre aree del mondo potresti trovarli senza difficoltà, perché le leggi per tali tatuaggi temporanei potrebbero essere diverse, sebbene numerose autorità abbiano emesso avvertimenti sui pericoli dei BHTT.

Qual è il rischio di PPD?

Se applicato sulla pelle sotto forma di BHTT, spesso in alte concentrazioni, il PPD può causare arrossamento, gonfiore, vesciche e persino ustioni chimiche. Alcune reazioni possono richiedere molti mesi per guarire e possono lasciare alla persona una cicatrice a forma di tatuaggio che potrebbe non svanire mai completamente. I BHTT possono anche causare sensibilizzazione al PPD. E ciò può ostacolare un domani anche la tua tintura per capelli, perché l’allergia a questa sostanza tende ad accumularsi e ad aumentare nel tempo.