Quanto ci costa la Plastic tax che l’Italia non ha ancora approvato? il calcolo di Greenpeace

Greenpeace Italia ha diffuso un’analisi sulle perdite legate alla mancata approvazione della Plastic Tax in Italia: i dati mostrano cifre miliardarie.
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Francesco Castagna 12 Luglio 2023

Siamo ben lontani dalla Spagna in materia di tassa sulla plastica, lo Stato della Penisola iberica infatti è la nazione pioniera nell'Unione Europea della Plastic tax: la tassa sugli imballaggi e gli oggetti in plastica monouso (composti da plastica riciclata o non riciclabili).

In Italia invece non abbiamo ancora recepito la direttiva europea Direttiva 2019/904/UE, anche se ci sono stati alcuni tentativi di approvare la legge nel breve termine: sotto il governo giallo-verde l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, assieme all'ex ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, avevano provato a portare a termine l'iter della Plastic tax, senza riuscirci. Le pressioni di Italia Viva, della destra e di una parte di PD (l'ala bonacciniana) hanno frenato l'approvazione del provvedimento. Così la tassa sulla plastica ha visto una serie di rinvii e, tutt'ora, l'Italia è sprovvista di una norma.

Ma quanto ci costano questi rinvii? Quanto pesa un ritardo del genere sulla strategia economica e ambientale del nostro Paese? Greenpeace ha diffuso un nuovo report con i dati che stimano le perdite legate all'assenza di una legge in materia. Secondo l'associazione, il rinvio sarebbe costato "almeno 1,2 miliardi di euro sottratti alle casse pubbliche nel 2020-2023″. Si parla di questa somma a fronte dell'attuale normativa a 0,45 euro per ogni chilogrammo di prodotti in plastica monouso venduti, mentre i costi aumentano significativamente se si prende in considerazione la proposta originale, che prevedeva una tassazione a 1 euro per chilogrammo: 6 miliardi di euro nel caso in cui si consideri la versione della Plastic Tax proposta in origine.

"In questi anni abbiamo spesso sentito l’industria italiana lamentarsi per l’introduzione della tassa sulla plastica, paventando crisi, chiusure aziendali e perdite di milioni di posti di lavoro. I nostri dati dimostrano come questo teatrino non avesse alcun fondamento reale", ha dichiarato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.