Quanta plastica c’è nel mar Mediterraneo? Un nuovo studio prova a fare un po’ di chiarezza

Secondo le stime di un gruppo di ricercatori greci, che ha indagato su come e dove si accumulano le microplastiche e le macroplastiche, sulle acque del “mare nostrum” galleggiano circa 3.700 tonnellate di rifiuti plastici, ma ogni anno ne vengono scaricati oltre 17 mila tonnelate. La maggior parte viene riportata a riva dalle correnti marine.
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Federico Turrisi 9 Ottobre 2021

Ormai non ci sono dubbi sul fatto che l'inquinamento da plastica rappresenti un grave problema per l'ecosistema marino. Ovviamente non ne è esente il mar Mediterraneo. Ma ti sei mai domandato quali siano le reali dimensioni del problema? Premesso che non è affatto facile calcolare la quantità di plastica dispersa in mare, un team di ricercatori greci dell'Istituto di Oceanografia presso l'Hellenic Centre for Marine Research (Hcmr), in collaborazione con dei colleghi del dipartimento di Biologia dell'Università di Atene, ha provato a tracciare una mappa dei rifiuti plastici che finiscono nel "mare nostrum", indagando in particolare sulle modalità di accumulo delle microplastiche e delle macroplastiche.

Per farlo hanno sviluppato un sofisticato modello basato su simulazioni effettuate nell'arco di otto anni e che tiene conto di diversi fattori: oltre all'analisi dei dati degli impianti di scarico, vengono presi in considerazione le correnti marine, i venti, il rimescolamento orizzontale e verticale e un fenomeno come il biofouling (detto anche bio-incrostazione). Di che cosa si tratta? In pratica, è quando un oggetto di plastica viene ricoperto da alghe e microrganismi, che ne alterano la struttura fino a farlo sprofondare. È anche questa la ragione per cui le microplastiche tendono a scomparire dalle acque superficiali.

Risultato? Nel mar Mediterraneo si stima che galleggino circa 3.760 tonnellate di plastica. Gli autori dello studio sottolineano però che ogni anno vengono scaricate nel mar Mediterraneo circa 17.600 tonnellate. Non tutta rimane in acqua: l'84% viene sospinta sulla costa dalle correnti, mentre il restante 16% si distribuisce invece tra la superficie marina, la colonna d’acqua e il fondale.

È interessante anche andare a vedere dove si concentrano principalmente le varie tipologie di rifiuti plastici nell'area del bacino mediterraneo. Se le microplastiche più piccole (ossia di diametro inferiore ai 300 micrometri) sono presenti sopratutto nel Mediterraneo occidentale, quelle più grandi (ossia di diametro superiore ai 300 micrometri) si ritrovano nella maggior parte dei casi vicino alla Grecia e alla Turchia

Le macroplastiche tendono invece a contaminare aree marine nei pressi delle foci di grandi fiumi (come il Po, il Nilo, il Rodano e l'Ebro). In generale, non sorprende che le aree più inquinate siano quelle che si trovano in prossimità delle regioni più densamente popolate. Lo scopo della ricerca è quello di fornire uno strumento conoscitivo a disposizione delle istituzioni per poi intervenire in determinate aree con operazioni di pulizia e di bonifica e per sviluppare piani di mitigazione dell'inquinamento legato alla dispersione di rifiuti di plastica.

Fonte | "Modeling the Pathways and Accumulation Patterns of Micro- and Macro-Plastics in the Mediterranean" pubblicato su Frontiers in Marine Science il 4 ottobre 2021.