Quante volte a settimana mangiare il kiwi: un frutto ricco di antiossidanti e vitamina C, ma attenzione ai calcoli renali

Il kiwi è un frutto delizioso che deve essere consumato con moderazione: si consiglia di non consumarne più di 2 al giorno (a seconda della dimensione), perché può disturbare la pancia. Questa dose ti permette di fare il pieno di vitamina C e fibre, senza incorrere in effetti collaterali.
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Valentina Rorato 14 Aprile 2024
* ultima modifica il 15/04/2024

Il kiwi è un frutto molto salutare, perché ricco di antiossidanti, soprattutto vitamina C, e di fibre. Contiene, inoltre, anche flavonoidi, come la quercetina e la catechina, e composti fenolici come l'acido ferulico, che contribuiscono in modo significativo all'attività antiossidante. La porzione quotidiana di frutta è di 100/200 grammi al giorno, che corrisponde a uno o due kiwi, verdi o gialli. Ciò ti permette di soddisfare le raccomandazioni giornaliere di vitamina C.

Si tratta, però, di una stima di media. É importante prestare attenzione alle proprie esigenze individuali. Si ricorda, infatti, che il kiwi è un frutto molto allergizzante, che potrebbe non essere indicato per molte persone, così come chi soffre di colite o è sensibile alle fibre, che dovrebbe limitarne il consumo per evitare di irritare l'intestino. Chi invece lo tollera bene, ha una carenza forte di vitamina C o di una grave stitichezza può anche consumare quattro frutti al giorno. Per ottimizzare l’azione lassativa, inoltre, andrebbe mangiato come spuntino o, comunque, a digiuno.

Questo frutto contiene ossalati, sostanze che possono contribuire alla formazione di calcoli renali o biliari in alcune persone suscettibili. In caso di disturbi ai reni o alla cistifellea, potrebbe essere opportuno perciò evitarlo. Ciò vale anche per coloro che  assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici. Come mai? Tra le vitamine contenute nel kiwi c’è la vitamina K, che potrebbe interferire con l’assorbimento di queste terapie.

Come consumare il kiwi?

Il kiwi è un frutto semplice da mangiare e principalmente si consuma al naturale. La buccia è completamente commestibile, anche se poco gradevole e acidula, ed è ricca di fibre e vitamina C. Si consiglia, quindi, di tagliarlo a a metà ed estrarre la polpa con un cucchiaio. Si può anche sbucciare con uno spelucchino e tagliarlo a rondelle. Queste fette possono essere aggiunte ad una macedonia, usate come condimento per yogurt o cereali, oppure consumate da sole come merenda.

Il kiwi può essere miscelato in frullati. Il suo sapore dolce-aspro si abbina bene con una varietà di frutta, come fragole, banane e arance. Inoltre, può essere aggiunto alle insalate verdi. La stagione in cui in Italia si consuma generalmente il kiwi è da novembre fino a maggio. Si trova anche nel periodo estivo, ma si tratta di una qualità che proviene dall’estero, principalmente dalla Nuova Zelanda.

Fonte | Humanitas

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