Quanto costa in media una pausa pranzo e perché pesano i cambiamenti climatici

Il caro prezzi dovuto all’inflazione climatica incide anche sulle pause pranzo dei lavoratori, ecco in che modo.
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Francesco Castagna 16 Febbraio 2024

Ci sono spese del tuo stipendio che non rientrano nelle voci "svago" o "doveri", ma che fanno parte delle tue abitudini. Tra queste, incide molto sulla tua retribuzione mensile anche cosa e come mangi durante il tuo orario lavorativo. C'è chi preferisce portarsi in sede un pasto preparato a casa, e chi invece non ha voglia o tempo. Quest'ultimi solitamente utilizzano i buoni pasto per comprare qualcosa al supermercato o al bar, i più fortunati invece si possono permettere il ristorante ogni giorno. Negli ultimi anni però il cibo che consumiamo a lavoro è più riscaldato del solito, ma non c'entra nulla il microonde.

A pesare sui costi della nostra pausa pranzo sono le alluvioni, la siccità, gli incendi e le grandinate che si sono verificate in Italia negli ultimi anni. Questi disastri ci hanno ricordato la minaccia continua dovuta alle crisi ambientali. Di questo gli italiani ne sono consapevoli, infatti come riporta l'ISPOS nel Global Advisor Predictions 2024: "l’80% degli intervistati a sostenere che nel 2024 le temperature aumenteranno. Il 71% crede che nel 2024 ci saranno più eventi meteorologici estremi rispetto al 2023 e questa tendenza riflette anche la crescente preoccupazione per gli impatti imprevedibili dei cambiamenti climatici, con il 51%che pensa possibile una catastrofe naturale in Italia".

Ma quanto costa una pausa pranzo in media? Chiaramente il prezzo varia a seconda di alcuni fattori: in Italia per esempio costa circa 10 euro, che può variare dagli 8 a Palermo fino ai 12 a Milano. Poi c'è la variante cibo, se si tratta di un pasto completo al ristorante, un panino al bar o un pasto preparato a casa. Un pranzo al ristorante infatti può costare dai 15 ai 30 euro, mentre un panino al bar costa in media 5, se ci aggiungiamo una bibita e un caffè arriviamo a un massimo di 9 euro.

Siccome Feuerbach amava dire che "siamo ciò che mangiamo", è proprio vero che ci nutriamo della nostra inazione nei confronti dei cambiamenti climatici. Si tratta di quella che alcuni economisti hanno cominciato a chiamare "inflazione climatica", che con le ondate di calore fa aumentare i listini. Lo spiegano gli esperti di Consumerismo, associazione di settore a difesa dei consumatori. Secondo l'analisi condotta dalla associazione no profit, nel solo settore alimentare i cambiamenti climatici influiscono fino al +3,2% sui prezzi al dettaglio.

A rivelarlo è uno rapporto condotto dalla FAO, l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite, nello specifico stiamo parlando dell'edizione del 2023 del documento "The State of Food and Agricolture". Per la prima volta al mondo l'organizzazione ONU ha condotto una ricerca su un campione di 154 Paesi. I ricercatori hanno scoperto che i costi nascosti legati all'intera filiera di tutti i Paesi presi in considerazione rappresentano il 10% del Prodotto interno lordo mondiale. Secondo il rapporto infatti, un quinto dei costi totali è legato all'ambiente, alle emissioni di gas serra e di azoto, al cambiamento di destinazione d'uso dei terreni e all'uso dell'acqua.

Cosa possiamo fare per risparmiare in pausa pranzo

Chiaramente è sempre meglio preparare il pranzo in casa, quando possiamo. Se pensi di non avere tempo, sappi che in realtà si tratta solo di una questione di abitudine: con due ore a settimana infatti sarai in grado di pianificare il pranzo per almeno metà settimana.

Ecco come puoi preparare la tua pausa pranzo risparmiando e al tempo spesso inquinando di meno. Punta su:

  • Organizzazione: Pianifica i pasti della settimana in anticipo e preparare la lista della spesa;
  • Cottura in batch: Cucina grandi quantità di cibo durante il weekend e porzionalo in contenitori monouso per la settimana;
  • Sfrutta gli avanzi: Usa ciò che hai cucinato a cena per il pranzo del giorno dopo;
  • Pasti semplici: Opta per pietanze semplici e nutrienti, come insalate, panini con ingredienti freschi, pasta fredda o piatti a base di verdure;
  • Frutta e verdura di stagione: Acquista frutta e verdura di stagione, che sono più economiche e saporite.