Realizzato un nuovo murales che assorbe lo smog nel quartiere di Fuorigrotta di Napoli

Sono sempre di più i murales realizzati con speciali vernici in grado di assorbire l’inquinamento atmosferico in diverse città del mondo. L’ultimo ad essere realizzato si trova a Napoli, opera dello street artist Zed1 e, al momento, è il più grande di tutto il Sud Italia.
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Gaia Cortese 29 Marzo 2022

L'ultimo di una lista che sembra (fortunatamente) destinata a crescere. E' il nuovo murales antismog, appena realizzato nel quartiere di Fuorigrotta di Napoli, nell'ambito della campagna di comunicazione #UnlockTheChange che attraverso l'arte vuole promuovere un cambiamento positivo in favore di modelli socioeconomici sostenibili.

Senza dubbio è il più grande murales antismog del Sud Italia: occupa , infatti, una superficie di 370 mq, nei pressi della scuola secondaria Silio Italico. Opera dello street artist Zed1 in collaborazione con le B Corp (aziende certificate dall'ente non-profit B Lab in virtù delle loro performance ambientali, sociali ed economiche) italiane e Yourban2030, il nuovo murales è stato realizzato con una tecnologia tale da poter assorbire ogni giorno l’inquinamento atmosferico prodotto da 79 autoveicoli.

L'immagine offerta dal murale è quella di una bambina che agli occhi di tutti svela una nuova dimensione possibile, aprendo allo sviluppo di nuove idee di sostenibilità. E non a caso ciò viene fatto in un quartiere alla periferia di Napoli, in cui i danni dell’inquinamento industriale nel ventesimo secolo sono sotto gli occhi di tutti.

Lo scopo di questo murales non è solo la sua azione antismog consentita dall'uso di eco vernici brevettate per eliminare l'inquinamento atmosferico, ma anche quello di offrire una visione più positiva di quella che potrebbe essere la trasformazione della città con una maggiore attenzione nella tutela dell'ambiente.

Il murales di Napoli si va ad aggiungere a analista destinata a crescere di opere già realizzate in diverse città italiane.

Hunting Pollution, Roma

Nel quartiere Ostiense di Roma, in via del Porto Fluviale, si trova il murales antismog più grande di Europa, opera dello street artis milanese Iena Cruz (pseudonimo di Federico Massa), in collaborazione con Yourban2030 e Air is art. Hunting Pollution è realizzato con una vernice speciale (Airlite) che a contatto con la luce trasforma gli agenti inquinanti in molecole di sale, depurando dell’88,8% l'aria dall’inquinamento atmosferico.

Pao, Rimini

Grazie a “Ikea loves eArth”, un progetto lanciato in collaborazione con l’azienda che produce la vernice Airlite, nell’estate del 2016 ventuno street artisti si sono adoperati per realizzare diversi murales anti inquinamento in diverse città italiane. Tra questi c’è anche Pao, opera dell’omonimo street artist di fama internazionale, e che si trova in via Tolemaide, a Rimini.

Tellas, Roncadelle

Sempre all’interno del progetto “Ikea loves eArth”, in provincia di Brescia, nel comune di Roncadelle, lo street artist Tellas ha realizzato un murales su una facciata deteriorata che apre l’ingresso alle scuole. Si trova in via Togliatti  e rappresenta diversi elementi della natura.

Alessio-b, Padova

Realizzato sempre con la vernice mangia smog Airlite, in via Castelfidardo, a Padova, è possibile ammirare Alessio-b, un murales che rappresenta una bambina sorridente che indossa un casco da astronauta, mentre osserva un cielo cosparso di stelle tridimensionali, omaggio a quelle dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni della medesima città.

I murales del Politecnico, Milano

A Milano, in via Bottelli, gli studenti del Politecnico hanno dipinto con vernici antismog una facciate dell’edificio che ospita la sala prove del Teatro alla Scala: si ispira, infatti, al ballo, al design e alla città, questo murales dai colori vivaci, realizzato con la collaborazione dell’associazione Retake Milano.

Sempre a Milano gli studenti del Politecnico hanno realizzato su una parete di 20 mq un altro murales, proprio all’ingresso del padiglione accettazione; anche questa opera è stata compiuta con i volontari di Retake.

Teatrò, Abano Terme

Nell’ambito della Biennale di Street Art, sulla facciata del Teatro Polivalente di Abano Terme, l’artista Yama 11 ha realizzato l’opera Teatrò che si discosta dal suo stile e apre una nuova fase di sperimentazione. Il murales è molto suggestivo e rappresenta due maschere teatrali scomposte che si contrappongono anche a livello cromatico.

AnthropOceano, Milano

Nella zona Lambrate di Milano, in via Giovanni Viotti, sempre lo street artist milanese Iena Cruz ha portato il mare in città con l’opera AnthropOceano. L’immagine realizzata sulla facciata dell’edificio racconta l’impatto dell’uomo sul mare, attraverso una piattaforma petrolifera che si trova dentro un contenitore di plastica, a sua volta intrappolata dall’ecosistema marino. Un invito a riflettere sulla condizione in cui si trovano attualmente mari e oceani a causa delle azioni dannose ad opera dell'uomo.