
Si è svegliato dal letargo e ha iniziato nuovamente a dividere le persone per il suo comportamento quotidiano. Sto parlando dell'orso M49 di cui ti avevamo parlato negli scorsi mesi per le sue azioni che non sono piaciute a molti. Le impronte dell'animale sono state infatti scoperte in Trentino, nella zona di Arodol. Qui avrebbe danneggiato un'arnia per poi fuggire a causa di alcuni cani.
A luglio dell'anno scorso l'animale fu catturato e rinchiuso al Casteller, vicino Trento, riuscendo a fuggire dopo aver scavalcato le recinzioni con cavi ad alto voltaggio. Una fuga estiva in piena regola quella dell'orso bruno che pesa 150 chili e ha oltre 4 anni. Nonostante la cattura dei forestali in Val Rendena M49 fuggì facendo perdere le sue tracce per un po'. Da qui si è aperto un ampio dibattito tra gli animalisti e chi propose addirittura di abbatterlo per la sua pericolosità.
Il letargo aveva di fatto calmato la situazione, ma adesso M49 è ripartito e non si escludono altri incontri dopo quelli avvenuti con un escursionista in Alto Adige. Intanto, però, sono state rinforzate alcune recinzioni anche se rintracciare l'orso bruno non è così semplice. L'animale, infatti, non ha il radiocollare e un possibile intervento in una tana è da escludere per la sicurezza di tutti, M49 compreso.
Intanto la Lav Trentino chiede di non alimentare polemiche sull'orso M49: "Non c'è da allarmarsi, è un animale che sta lontano dalle persone. Bisogna fare investimenti per aumentare la prevenzione che come dimostrato in altri luoghi funziona".