Orso M49: catturato, evaso e ora ricercato (con possibilità di abbattimento)

È stato catturato nella notte tra domenica e lunedì, per poi essere rinchiuso al Casteller. Ma la prigionia di M49 è durata poco. Nel giro di tre ore, infatti, l’orso più ricercato d’Italia è riuscito a scavalcare le recinzioni e tornare libero. Ora però su di lui pende un mandato di cattura e la possibilità di abbattimento.
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Sara Del Dot 15 Luglio 2019

L’avevamo lasciato in fuga, oggetto di una diatriba senza fine tra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega) e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5S). Lo avevamo lasciato in un limbo tra libertà e cattura, questione che ha diviso nettamente la popolazione (trentina e non) su cosa fosse meglio per le comunità e per l’orso stesso.

Alla fine, ieri notte M49 è caduto in una trappola-tubo in val Rendena ed è subito stato trasportato al centro di recupero della fauna alpina Casteller, a sud di Trento, dopo essere stato privato del radiocollare. Sembrava il prevedibile finale cui questa storia doveva arrivare. Ma non è andata proprio così.

Entro un paio d’ore, infatti, M49 era già libero. E non perché qualcuno abbia deciso di concedergli la grazia. L’enorme plantigrado, infatti, è riuscito a scappare dalla struttura in cui era stato rinchiuso nella notte, prima cercando di scavare una via di fuga nel terreno, poi scavalcando direttamente due reti e un muro di quattro metri, tutti e tre elettrificati fino a 7000 volt e, a causa della pioggia, ancora più dolorosi.

Per alcuni quest’azione potrebbe rappresentare una a dir poco poetica ricerca di libertà. Per altri, come Fugatti, la fuga dell’orso altro non è che la prova tangibile della pericolosità dell’esemplare, diventato immediatamente il ricercato numero uno della Regione. Tanto da concederne addirittura l’abbattimento, nel caso si avvicinasse a centri abitati.

La caccia all’orso fuggitivo è scattata subito, anche se senza radicollare la ricerca risulta molto più complicata. I cani utilizzati per la ricerca, avrebbero fiutato che potrebbe trovarsi nei dintorni della Vigolana. Da Roma, nel frattempo, è arrivata durissima la replica del ministro Costa, che ha condannato la decisione del presidente della Provincia. “La fuga di M49 dall’area attrezzata per ospitarlo non può giustificare un intervento che ne provochi la morte.” Ha ribadito il ministro su Facebook.

Nel frattempo, i tecnici dell’Ispra si stanno dirigendo verso il Trentino per aiutare a fare chiarezza nella vicenda e a gestire una situazione già palesemente fuori controllo. Anche la Lav, Lega anti vivisezione, è intervenuta sull’argomento, chiedendo “alla Magistratura di aprire subito un'indagine per capire cosa è successo e al Ministro Costa di togliere con effetto immediato la gestione degli orsi alla Provincia di Trento”.