Rifiuti a rendere: i luoghi del mondo in cui se raccogli la plastica ottieni in cambio denaro o servizi

Un elenco sempre aggiornato di tutti i luoghi, in Italia e nel mondo, le cui istituzioni hanno scelto di incentivare il riciclo di plastica e altri materiali di scarto fornendo, come premio per la loro raccolta da parte dei cittadini, denaro o servizi come, ad esempio, biglietti dell’autobus.
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Sara Del Dot 15 Gennaio 2019

Ormai l’abbiamo capito. I rifiuti plastici sono un problema. E tutti, dalle istituzioni più grandi come l’Unione europea, fino ai più piccoli Comuni in provincia, stanno cercando di realizzare una risposta adeguata a una situazione che apre davanti a noi un futuro sempre più drammatico.

La plastica è ovunque nelle nostre vite, ma a essere dappertutto attorno a noi sono anche i rifiuti da lei (e soprattutto noi) prodotti. Da misure più stringenti sulla raccolta differenziata per incentivarne la pratica fino a incentivi economici per le aziende che adottano modelli di economia circolare, tutti gli sforzi messi in campo sembrano non bastare mai. Ma per motivare ulteriormente i cittadini a una migliore gestione dei rifiuti e una maggior cura degli spazi che abitano e in cui ogni giorno vivono, servono incentivi maggiori della minaccia di una multa o della soddisfazione di essere considerati cittadini civili e rispettosi.

Per questo motivo, sono molte le realtà che hanno messo in pratica un sistema di vuoto a rendere tramite l’uso, però, dei rifiuti plastici. In pratica, ormai in diversi luoghi del mondo è possibile raccogliere e consegnare bottiglie vuote, contenitori o altri rifiuti plastici e ottenere in cambio denaro o servizi. In questo modo, viene data ai cittadini una maggiore motivazione a rispettare l’ambiente e, soprattutto, la possibilità a chi ha problemi economici gravi, di ottenere un servizio o denaro in cambio di un aiuto a ripulire gli spazi pubblici.

Vuoi sapere dove accade tutto questo? Bene, in questo articolo ti terrò costantemente aggiornato sui luoghi del mondo in cui viene utilizzato il sistema della “plastica a rendere”, con la speranza di allargare l’elenco sempre di più.

Plastica a rendere in Italia

  • San Benedetto Po (Mantova): Il 10 febbraio 2019 sono stati inaugurati due ecocompattatori di Riciclia, in cui sarà possibile inserire bottiglie, lattine e tappi ricevendo in cambio buoni sconto da utilizzare in negozi ed esercizi commerciali del Comune,
  • Torre Annunziata (Napoli, Campania): Portando determinati rifiuti urbani come ad esempio carta, vetro, ingombranti e olio esausto nel centro di raccolta indicato (via Roma 98), viene dato al cittadino un punteggio che sarà poi convertito in uno sconto sulla tassa TARI.
  • Legnago (Verona): A partire dai primi mesi del 2019, verranno posti tre ecocompattatori in tre angoli della città. I cittadini potranno portare in questi appositi contenitori bottiglie e flaconi vuoti, che verranno ripagati con “punti ambiente”, corrispondenti a buoni sconto da utilizzare nei piccoli esercizi commerciali convenzionati.
  • Potenza: Già a dicembre 2018 sono state installate tre Ecostazioni in tre luoghi della città in cui portare i rifiuti. In cambio, i distributori consegneranno punti, buoni spesa o premi vari in plastica riciclata.
  • Livorno: A dicembre 2018 il Comune di Livorno ha installato due RiciclaPoint, ovvero cestini intelligenti che convertono i rifiuti plastici in buoni sconto da utilizzare nei negozi convenzionati. Per ogni singolo pezzo, si riceve un punto ambiente di 10 centesimi. I punti possono anche essere accumulati sulla tessera sanitaria.
  • Latronico (Potenza, Basilicata): da ottobre 2018, nel Comune sono state installate due ecostazioni (chiamate anche reverse vending machine) che riconoscono i rifiuti correttamente differenziati e rilasciano in cambio eco-punti nominali da 8 cent l'uno, cumulabili e spendibili in vari esercizi commerciali della zona.

Plastica a rendere nel mondo

 
 
  • Praga: Runczech, l'associazione che si occupa dell'organizzazione della maratona di Praga, ha deciso di dare un contributo alla lotta contro i rifiuti, introducendo a gennaio 2019 un metodo di pagamento particolare, che consiste nel portare bottiglie in plastica al posto del denaro. Con 5 bottiglie in Pet, quindi, potrai avere un caffè, con 7 una sacca sportiva, con 12 una t-shirt da corsa e con 20 una lezione gratuita con istruttore.
  • Istanbul (Turchia): a ottobre 2018 in alcune stazioni della metropolitana sono state installate alcune macchinette in cui è possibile ricaricare il proprio abbonamento ai mezzi pubblici (tram, metro, autobus e anche bagni pubblici) in cambio di rifiuti in plastica e alluminio. Come funziona in termini di costo? Una bottiglietta in plastica da 330ml consente di accreditare 2 centesimi turchi, una da ½ litro ne accredita 3, una da 1,5 litri ne accredita 9. Con 28 bottiglie da un litro e mezzo si può acquistare un biglietto, che costa 2,6 lire turche. L’alluminio vale di più, quindi una lattina da mezzo litro costerà 9 centesimi turchi.
  • Surabaya (Indonesia): a partire da ottobre 2018, nella città indonesiana è possibile ottenere un biglietto per prendere i mezzi pubblici al solo prezzo di una certa quantità di bottiglie di plastica vuote. In pratica, portando negli appositi punti vendita 5 bottiglie di plastica grandi oppure 10 piccole, si ottiene in cambio un biglietto dell’autobus della durata di due ore.
  • Germania: qui, il sistema dei vuoti a rendere esiste da un sacco di tempo. Si chiama Pfand, è attivo dal 2003 e consiste nella possibilità di portare vetro e plastica nei supermercati, in cui si trovano appositi contenitori, e questi rifiuti vengono convertiti in denaro utilizzabile per fare la spesa. Il sistema è ormai diffuso e utilizzatissimo in tutto il Paese, tant’è che diverse persone senza lavoro o homeless sono riusciti a renderlo un vero e proprio mezzo di sostentamento raccogliendo i rifiuti dalle strade e portandoli a riciclo. Questo sistema si basa sul fatto che al momento dell’acquisto del prodotto contenuto nella bottiglia o nel contenitore, viene addebitato anche il costo del contenitore stesso (tra gli 8 e i 25 centesimi) e quindi se quest’ultimo viene riconsegnato il suo corrispettivo in denaro (Pfand, appunto) viene restituito all’acquirente (o a chiunque restituisca il vuoto).
  • Haiti: qui, grazie all’azione dell’organizzazione Plastic Bank, le fasce della popolazione più povere possono raccogliere rifiuti plastici e ottenere in cambio, tramite un sistema di blockchain, beni fondamentali per la loro vita, come olio da cucina e addirittura pagare parte della retta scolastica.
  • Hawassa (Etiopia): qui, grazie al progetto 100 per cento plastica messo in campo da Cifa Onlus, le famiglie possono raccogliere quanta più plastica possibile (la zona è letteralmente soffocata dai rifiuti plastici), che verrà poi portata ad Addis Abeba per essere riusata come materia prima. Per questa attività di raccolta, le persone ricevono un compenso in denaro.
  • Olanda: i Paesi Bassi sono da sempre un modello da seguire per quanto riguarda esempi virtuosi in materia di riciclo. Basti pensare alla pista ciclabile realizzata interamente di bottiglie riciclate, oppure al primo supermercato completamente senza plastica. Anche qui, quindi, in vuoto a rendere funziona benissimo. In particolare a Noord, un quartiere di Amsterdam, chi ricicla la plastica o svolge una raccolta differenziata molto intensa consegnando interi sacchi di rifiuti, viene premiato con apposite monete verdi da spendere nei modi più disparati all’interno di esercizi locali: caffè, cibo, birra, ma anche massaggi e accessi in palestra, corsi di yoga e riparazioni dal meccanico.
  • Danimarca: nel paese scandinavo, circa il 90% delle bottiglie usate viene riconsegnato al negozio e riciclato, con conseguente restituzione dei 31 centesimi di sovrapprezzo dovuto, appunto, al contenitore.
  • Zagabria (Croazia): qui, ogni 16 bottiglie consegnate si guadagna fino a un euro. Sono diverse le persone con pensione insufficiente o senza lavoro che si occupano di scandagliare le strade e i bidoni ogni giorno alla ricerca di bottiglie da consegnare per avere in cambio qualche soldo. E il ritorno economico può diventare davvero rilevante.

Associazioni che lo rendono possibile

Tutto questo è possibile grazie ad alcune associazioni che si occupano di fornire un servizio ben strutturato di raccolta e di gestione di rifiuti e compensi. In questo modo è possibile creare una rete strutturata e conosciuta, che le persone possano conoscere e che renda sempre più possibile ampliare questa pratica virtuosa.