Riqualificazione energetica dei condomini: interventi e incentivi per rendere la tua casa amica dell’ambiente

Se abiti in una casa vecchia, hai una caldaia a gasolio e senti di pagare molto di più di quanto dovresti per quanto riguarda riscaldamento e aria condizionata, forse dovresti cominciare a pensare a una riqualificazione energetica generale del tuo condominio. Questo bisogno è sentito non solo dai cittadini ma anche dalle istituzioni, che hanno deciso di mettere a disposizione incentivi ed ecobonus per spingere i loro cittadini a rendere le loro case più sostenibili. Da qualche mese, inoltre, Legambiente si occupa di diffondere questa necessità e le possibilità a essa connesse, tramite la campagna Condomini Efficienti.
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Sara Del Dot 23 Aprile 2019

La maggior parte dei cittadini italiani oggi abita ancora in appartamenti e condomini che non possono decisamente essere definiti come “eco-friendly”. Se pensi di essere uno di questi (e probabilmente, se non vivi in una casa costruita di recente, lo sei), potresti provare a controllare anche lo stato del tuo palazzo: spesso le facciate, i muri e gli infissi sono datati, le caldaie funzionano ancora a gasolio, i tetti sono sprovvisti di tecnologie in grado di raccogliere energie rinnovabili. E seppure in aumento, sono ancora troppo pochi gli edifici dotati di un proprio impianto fotovoltaico per l’utilizzo di energia solare, sono ancora troppo pochi i condomini che hanno scelto di adeguarsi ai nuovi bisogni delle nostre città, dell’aria che respiriamo e, quindi, della nostra salute.

Eh già, perché devi sapere che gran parte dell’inquinamento atmosferico presente nell’aria proviene proprio dalle nostre case, più precisamente dai loro impianti di riscaldamento. Questo perché le strutture di molte abitazioni sono ormai ridotte a  un vero e proprio “colabrodo”: in pratica non riescono più a mantenere il calore dentro ambienti domestici distribuendolo in modo uniforme, ma lasciano che gran parte delle emissioni si disperdano all'esterno. Non a caso, gli impianti di riscaldamento delle case rappresentando la seconda principale fonte dell’inquinamento atmosferico urbano.

Che fare quindi per migliorare questa situazione? La risposta è molto semplice e no, non implica la costruzione di nuove, futuristiche abitazioni per sostituire quelle vecchie. Ciò che il Governo italiano ha deciso di fare, con il supporto dei Comuni e delle varie associazioni attive per la tutela ambientale, è di incentivare la riqualificazione dei condomini italiani rendendoli più efficienti a livello energetico. Si tratta di interventi da svolgere sulle strutture al fine di implementarne le performance a livello di riscaldamento e condizionamento e, di conseguenza, migliorare la qualità di vita di chi ci abita, a livello di salute e anche di portafoglio.

Stai pensando che ti piacerebbe ma non hai la disponibilità economica immediata per un investimento così importante? Bene, sappi che una delle novità degli incentivi previsti nella legge di Bilancio 2018, disponibili fino al 2021, sta proprio nel fatto che potresti cedere i crediti derivati dalle detrazioni fiscali direttamente a chi effettua gli interventi in casa tua, invece di recuperarli a rate nell'arco di anni e anni. Ma vediamo insieme più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Condomini efficienti: la campagna di Legambiente

A questo punto ti chiederai: “Ok, ma come posso farlo? Devo muovermi da solo?”

È proprio per rispondere a tutte le tue domande che Legambiente, ormai da qualche mese, ha avviato la campagna informativa “Condomini Efficienti”. Per rendere tutti i cittadini consapevoli del fatto che, una vita migliore, sostenibile e soprattutto meno costosa è possibile, e le istituzioni sono pronte a dare una mano in questa direzione. Perché, se tutti i condomini diventassero più sostenibili, non ci sarebbero perdenti. Vincerebbe l’ambiente, vincerebbero le città, e soprattutto vincerebbero i cittadini.

L'associazione ha quindi organizzato, con la collaborazione di diversi partner attivi nel campo delle riqualificazioni come Enel X, Teicos e Rockwool, diversi incontri per sensibilizzare i cittadini sui vantaggi di un’opera complessiva di miglioramento dell’efficienza energetica dei condomini residenziali, e anche per informare gli interessati sugli incentivi e i bonus che è possibile richiedere per riqualificare la propria abitazione senza rimetterci soldi, ma anzi, facendo un investimento a lungo termine i grado di salvare fino a 1000 euro all’anno. Nell’ambito della campagna è stato anche promosso il bando pubblicato dal Comune di Milano, Be2, in cui l’amministrazione ha messo a disposizione 23 milioni di euro di incentivi per effettuare miglioramenti di vario genere all’interno dei condomini della Città metropolitana.

Come ti ho già detto, la campagna si è prefissa di lavorare sul patrimonio immobiliare già esistente, valorizzando e implementando le abitazioni degli italiani restituendo loro anche un maggiore valore di mercato, senza per forza costruire nuove case più efficienti e performanti. È un percorso di riqualificazione di ciò che già abbiamo a disposizione, senza buttare via niente.

Gli interventi per rendere i condomini efficienti

Concretamente, gli interventi per rendere i condomini più performanti a livello di efficienza energetica possono essere diversi.

  1. Un primo gruppo di lavori può essere individuato negli interventi di riduzione dei fabbisogni degli edifici: in pratica, solo se l’edificio non disperde energia utile puoi poi lavorare sul tipo di energia di cui rifornirlo. Al momento, infatti, accade spesso che gran parte dell’energia utilizzata all’interno di una casa finisca dispersa nell’ambiente (in base all’effetto colabrodo citato prima), e di conseguenza per riscaldare o raffreddare gli ambienti interni ne serve molta più del necessario. Questo causa uno spreco incredibile di energia, inquinamento inutile e anche una spesa maggiore del necessario da parte dell’abitante della casa. Per sistemare questo problema, occorre effettuare interventi di isolamento termico sulle facciate esterne, sulle coperture, sui confini tra gli ambienti riscaldati e gli ambienti esterni, ma anche su finestre, solai e pareti delle case al fine di intrappolare il calore ed evitare dispersioni superflue. Un intervento che deve quindi avvenire sia all’esterno dell’edificio (tramite l’ausilio di tecnologie a cappotto o a facciata ventilata) sia all’interno, magari con l’ausilio di materiali ignifughi come la lana di roccia.
  2. In secondo luogo, si può passare all’ottimizzazione della produzione di energia necessaria a tenere riscaldata o raffreddata la casa in modo efficace. In questo caso parliamo di interventi come la sostituzione dell’impianto termico, ad esempio passando dalla caldaia alle pompe di calore, l’installazione di impianti di produzione di energia solare negli spazi comuni come i tetti, l’uso di strumentazione più innovativa per produrre più energia con dispendio minore.

I vantaggi dei condomini efficienti

La riqualificazione energetica della propria abitazione porta con sé diversi vantaggi, sotto svariati punti di vista:

  • Fa bene all’ambiente, perché contribuisce a migliorare l’aria che respiri: un condominio più efficiente riduce l’inquinamento dovuto agli impianti di riscaldamento, emettendo molta meno CO2 nell’atmosfera grazie a una minore dispersione delle emissioni.
  • Fa bene alla tua casa, che grazie a una profonda riqualificazione diventa più sostenibile, più sicura e anche più bella. Inoltre, può essere sottoposta a una rivalutazione, aumentando il proprio valore in termini di mercato dall’8% fino al 12%.
  • Fa bene alla tua qualità di vita, grazie a un aumento del comfort termico e acustico, a una distribuzione più uniforme della temperatura all’interno dell’appartamento che evita sbalzi di temperatura e spifferi.
  • Fa bene alle tue tasche, perché ti consente di risparmiare fino al 60% sui consumi energetici, arrivando fino a mille euro all’anno. Solo per farti qualche esempio, se interventi sull’isolamento termico e sulla sostituzione degli impianti puoi ridurre i consumi fino al 70%; se intervieni soltanto sull’involucro esterno puoi avere una riduzione del 50%; se infine intervieni solo sull’impianto risparmierai tra il 20 e il 30%.

L’amministrazione ti aiuta: bonus e incentivi statali

Le istituzioni non sono rimaste indifferenti alla necessità ambientale e sociale di riqualificare gran parte del patrimonio immobiliare presente nelle nostre città. Per questa ragione, gli incentivi sono stati emanati sia a livello statale, nell’ambito della legge di Bilancio 2018, sia a livello Comunale, come ha fatto il Comune di Milano. Ma andiamo con ordine.

A livello statale, infatti, la legge di bilancio 2018 ha previsto gli Ecobonus per la riqualificazione energetica dei condomini. Ecobonus che si traducono in incentivi fiscali che prevedono detrazioni delle imposte (IRPEF e IRES) per interventi che migliorino l’efficienza energetica degli edifici. Queste detrazioni, che possono arrivare fino al 75% della spesa di intervento, spettano a tutti coloro che possiedono l’immobile oggetto di riqualificazione, e creano un credito fiscale. Questo credito può essere gestito in due modi:

  • Senza cessione del credito: può quindi essere riscosso in 10 rate annuali di pari importo
  • Con cessione del credito: può essere ceduto in un’unica soluzione a un ente terzo che ha partecipato alla riqualificazione dell’edificio, come corrispettivo del lavoro svolto.

La scelta della cessione del credito naturalmente è responsabilità del singolo condominio.

Non tutti gli ecobonus sono uguali e hanno pari durata. Quelli minori, che vanno del 50% al 65%  vengono rinnovati di anno in anno con la manovra finanziaria, mentre quelli maggiori, dal 70% al 75%, sono chiamati ecobonus condomini e sono attivi almeno fino al 2021. Ma vediamo insieme in cosa consistono nello specifico.

50% di Ecobonus per quanto riguarda lavori che coinvolgono:

  • Serramenti e infissi
  • Schermature solari
  • Caldaie a biomassa
  • Caldaie a condensazione di classe A

65% di Ecobonus per:

  • Caldaie a condensazione di classe A + sistema di termoregolazione evoluto
  • Pompe di calore
  • Scalda acqua a Pdc
  • Collettori solari
  • Generatori ibridi
  • Sistemi building automation
  • Microcogeneratori

70% di Ecobonus per interventi di:

  • Cappotto termico se la superficie interessata è maggiore del 25% della superficie disperdente

75% di Ecobonus per:

  • Cappotto termico con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente  + qualità media dell’involucro

Facciamo un esempio concreto per capire meglio: prendiamo un condominio con 15 appartamenti sottoposto a riqualificazione del cappotto termico e installazione della pompa di calore, ovvero quella riqualificazione coperta per il 70% da Ecobonus. Il costo complessivo dell’intervento è di 450.000 euro, il che significa circa 30.000 euro per ogni appartamento. In questo caso, per ciascun appartamento devono essere pagati 9.000 euro direttamente dal proprietario (corrispondenti al 30% della spesa), mentre i restanti 21.000, ovvero il 70% coperto da Ecobonus, vengono comunque pagati dal proprietario, ma saranno recuperati sotto forma di detrazione fiscale nell’arco di 10 anni. Quindi, se la rata mensile totale sui 30.000 euro viene spalmata su 10 anni, sarà 333 euro ogni mese. Ma contandola al netto del risparmio energetico che deriverà dal processo di riqualificazione, il costo si abbasserà a circa 262 euro mensili. Abbassandola ulteriormente perché liberata anche dalla detrazione fiscale, il costo complessivo sarà di 87 euro al mese.

Se invece per lo stesso identico intervento la parte coperta da ecobonus, ovvero 21.000 euro (70% della spesa), venisse ceduta dal proprietario in un’unica soluzione a un ente terzo che ha partecipato ai lavori, rinunciando alla detrazione fiscale nei dieci anni successivi ma risparmiando in modo considerevole sui lavori di riqualificazione, aggiungendo anche il risparmio energetico la rata mensile potrebbe arrivare ad abbassarsi anche a 16 euro.

Be2: il bando del Comune di Milano

Ma le possibilità di risparmiare sui lavori di riqualificazione non sono finite qui, almeno per coloro che vivono nel Comune di Milano. Infatti, il Comune ha deciso di compiere un passo in più per spingere i cittadini a compiere un cambiamento in cui, ormai è ovvio, vincono tutti. E la campagna di Legambiente vuole proprio informare più persone possibili di questa occasione.

Il Comune di Milano, infatti, ha emanato il bando Be2, in cui ha stanziato 23 milioni di euro a fondo perduto per la riqualificazione energetica dei condomini, prendendo in considerazione interventi sia sull’involucro che sugli impianti. I contributi possono arrivare fino al 20% dei lavori di riqualificazione, tramite l’effettuazione di due tipologie di lavori:

  • Interventi sul sistema edificio impianto come: isolamento dell’involucro dell’edificio, installazione pannelli solari fotovoltaici, tetti verdi (20%), pompe di calore, messa in efficienza almeno il 40% delle superfici esterne dell’edificio tramite l’installazione del cappotto termico (15%).
  • Sostituzione caldaie a gasolio (contributo fino al 5% della spesa).

Inoltre, il bando il Comune offre un credito agevolato a dieci anni per il pagamento degli interventi.

"Oggi le Amministrazioni sono chiamate in prima linea a rispondere alla sfida della riduzione dell’inquinamento, che è causato per il 40 per cento dall’edilizia residenziale." – ha dichiarato alla redazione di Ohga Gloria Zavatta, Amministratore unico di AMAT, Agenzia Mobilità, Ambiente e Territorio del Comune di Milano – "Agire sull’efficientamento energetico degli edifici è una delle strade maestre verso l’abbattimento totale dei gas serra. Sostituzione delle caldaie a gasolio, applicazione di cappotti termici sulle pareti esterne degli edifici e di pannelli fotovoltaici sui tetti sono fra gli interventi indispensabili per raggiungere lo scopo. Occorre far capire a tutti che il momento di agire è questo. I cittadini possono fare la loro parte cogliendo l’occasione unica dei finanziamenti agevolati messi a disposizione dal Comune di Milano per riqualificare i loro condomini. È importante lavorare su una maggiore consapevolezza di chi potrebbe usufruire degli aiuti, quindi tutti i condomini privati. La sfida è riuscire a intercettare tante ‘buone volontà’ per creare un circolo virtuoso."