
Secondo gli scienziati siamo nel bel mezzo della sesta estinzione di massa. Il genere umano ci sta mettendo del suo, direttamente e indirettamente. Pensa solo all'inquinamento e alla devastazione degli habitat, sia marini sia terrestri, oppure ai cambiamenti climatici. E purtroppo anche per il 2020 registriamo delle perdite e dobbiamo dire addio ad altre 31 specie, che si vanno ad aggiungere a una lista già piuttosto lunga. A dare il triste annuncio è lo Iucn (International Union for Conservation of Nature), l'organismo internazionale più importante per quanto riguarda la conservazione della natura. L'aggiornamento della Lista Rossa delle specie minacciate – si tratta dello strumento più autorevole che raccoglie informazioni sulle specie animali e vegetali vulnerabili e a rischio di estinzione – contiene infatti anche delle brutte notizie.
Per esempio, sono state dichiarate estinte tre specie di rane dell'America Centrale: la rana arlecchino Chiriqui, che non si avvistava dal 1996, la rana arlecchino avvizzita, di cui si erano perse le tracce dal 1986, e il Craugostor myllomyllon, che non ha comune nome e il cui ultimo esemplare è stato osservato nel 1978. Altre 22 specie di rane in America centrale e meridionale sono state classificate come in pericolo di estinzione o possibilmente estinte.
Inoltre, 15 specie di pesci d’acqua dolce endemiche del lago Lanao e del suo emissario, nelle Filippine, sono adesso considerate estinte e altre due possibilmente estinte. Il loro declino è dovuto all’introduzione di specie predatrici invasive e da metodi di pesca insostenibili e distruttivi. C'è poi il caso dello squalo perduto, il Carcharhinus obsoletus, che è stato descritto formalmente solo nel 2019 e che è entrato nella Lista Rossa come in pericolo critico (possibilmente estinto): il suo habitat, ossia il mar Cinese Meridionale, è uno dei più soggetti alla pesca intensiva. Dal momento che è improbabile che la specie abbia potuto persistere sotto questa forte pressione, sottolinea il report dello Iucn, lo squalo perduto potrebbe già essersi estinto.
Non è finita qui. Con l’entrata del tucuxi tra le specie a rischio, tutti i delfini d’acqua dolce del mondo fanno ora parte della Lista Rossa. Il tucuxi, in particolare, è un piccolo delfino grigio che vive nel bacino amazzonico. La sua sopravvivenza è gravemente minacciata soprattutto dalla pesca accidentale, dall’inquinamento e dalla costruzione di dighe sui fiumi. Sempre tra i mammiferi, segnaliamo infine l'estinzione del pipistrello dalle orecchie lunghe di Lord Howe.
E per quanto riguarda le piante? Ebbene, con l'aggiornamento della Lista Rossa, lo Iucn ha condotto una valutazione completa della famiglia delle Proteaceae, notando che il 45% (637 specie su 1.464) di queste bellissime piante da fiore dell'emisfero australe sono da considerare vulnerabili, in pericolo o in pericolo critico. Alcune di esse hanno un areale molto limitato, il che le rende più fragili alla competizione con specie aliene invasive, ai cambiamenti climatici e alla perdita di habitat per fare spazio ai campi coltivati. In particolare, tre specie selvatiche di macadamia sono a forte rischio di estinzione.