Allevamenti ittici salmoni

Salmoni “zombie”: un’inchiesta mostra il volto horror di un allevamento ittico in Scozia

Un video-inchiesta girato da un attivista all’interno di un allevamento ittico scozzese mostra diversi salmoni “zombie”: gli animali continuano a nuotare pur con intere parti del corpo rimosse. Le immagini scioccanti hanno suscitato forte indignazione e preoccupazione, mentre le autorità governative hanno annunciato l’avvio di indagini per fare luce sulla situazione interna all’allevamento.
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Roberto Russo 4 Agosto 2023

Quelle che state per vedere non sono scene di un film horror, ma le agghiaccianti immagini di un'inchiesta realizzata in un allevamento ittico in Scozia, che mostrano veri e propri salmoni “zombie” nuotare tranquillamente nonostante gli manchino pezzi di carne dai corpi.

L'attivista inglese Don Staniford ha documentato nel suo video-inchiesta questa terribile situazione durante una missione di 48 ore presso il sito di Bakkafrost, sull'isola di Skye, e ha diffuso il video registrato di nascosto per richiamare l'attenzione sul trattamento dei salmoni in cattività. Staniford ha definito queste immagini le “peggiori che abbia mai visto in tutta la mia vita” e ha sollecitato una commissione d'inchiesta per indagare sull'accaduto.

Capire cosa è successo

Effettivamente, l'inchiesta è stata avviata e ora si sta esaminando attentamente la questione, ma per il momento hanno generato forti preoccupazioni le pratiche di allevamento utilizzate dall'azienda Bakkafrost, che ha acquisito gli impianti della Scottish Salmon Company nel 2019.

Secondo l'attivista, l'azienda sembra non aver implementato misure adeguate per proteggere i salmoni dai predatori, come, per esempio, le foche. Pare che sia proprio l'assenza di una rete anti-predatore o l'inadeguata manutenzione dell'attrezzatura che abbiano reso gli allevamenti vulnerabili agli attacchi dei predatori, causando gravi ferite ai salmoni.

Il video ha scatenato un'ondata di reazioni da parte del pubblico e delle autorità. I ministri scozzesi hanno già preso misure per vietare l'uccisione di foche al fine di proteggere i salmoni d'allevamento, ma l'inchiesta in corso cercherà di capire se ci siano altre azioni che possono essere intraprese per garantire il benessere degli animali in queste strutture. Sia l'autorità locale dell'area dello Highland, l'Highland Council, che i funzionari del governo scozzese stanno lavorando per ottenere risposte.

Dal canto suo un portavoce di Bakkafrost Scotland, intervistato dal The Daily Mirror sulle immagini emerse dall'inchiesta, ha cercato di rassicurare la clientela riguardo ai loro impegni per il benessere degli animali, aggiungendo che una recente ispezione della RSPCA – un'organizzazione che vigilia sul rispetto degli animali nell'ambito dell'allevamento – non avrebbe evidenziato nessuna anomalia.

Un'altra inchiesta a difesa del benessere animale

La perdita di vite e le ferite dei pesci sono state descritte dall'organizzazione a difesa del benessere degli animali come “profondamente sconvolgenti” (ti avevamo già parlato dei salmoni scozzesi senza occhi, deformi e divorati dai pidocchi).

"La perdita di vite umane e di pesci feriti è profondamente sconvolgente e non è qualcosa che nessuno vuole che accada. Abbiamo esaminato la questione non appena ci è stata segnalata, effettuando anche una visita di persona", ha rassicurato l'organizzazione per gli animali.

La commissione d'inchiesta sta cercando di fare luce su una realtà spaventosa all'interno degli allevamenti ittici in Scozia (e, purtroppo, non solo in Scozia: ricordi il caso dei branzini in Grecia?).

È fondamentale che vengano prese misure immediate per proteggere i salmoni e garantire che le pratiche di allevamento rispettino gli standard di benessere animale. Speriamo che questo caso tragico porti a cambiamenti significativi nell'industria ittica e che si ponga fine a qualsiasi forma di maltrattamento animale.