Scaldare gli alimenti con il forno a microonde non è pericoloso per la salute

I fornetti microonde sono sicuri e non espongono al rischio cancro. Attenzione però a che cosa scaldi e cucini, perché le basse temperature possono non eliminare la carica batterica da alcuni cibi crudi.
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Valentina Rorato 23 Luglio 2023
* ultima modifica il 23/07/2023

Quante volte potresti aver sentito dire che il microonde fa  male alla salute, ma è davvero così? La comodità che offrono questi piccoli elettrodomestici è innegabile. Ma, nonostante l'uso diffuso dei forni a microonde e il loro eccellente livello di sicurezza, alcune persone nutrono dubbi persistenti sul fatto che cucinare il cibo con le microonde in qualche modo renda il cibo meno salutare eliminando i nutrienti dal cibo.

Come funziona il microonde

I forni a microonde cuociono il cibo utilizzando onde di energia simili alle onde radio ma più corte. Queste onde sono notevolmente selettive, influenzando principalmente l'acqua e altre molecole che sono elettricamente asimmetriche – un'estremità caricata positivamente e l'altra caricata negativamente. Le microonde fanno vibrare queste molecole e accumulano rapidamente energia termica (calore). É vero che alcuni nutrimenti con questa tecnica si degradano, come la vitamina C. La buona notizia è che i tempi di cottura sono brevi, quindi anche il danno è relativo.

Il microonde fa male alla salute?

Il metodo di cottura che trattiene meglio i nutrienti è quello che cuoce rapidamente, riscalda il cibo per il minor tempo possibile e utilizza meno liquido possibile. Come puoi capire, il microonde rispetta queste caratteristiche. L’opzione migliore è la cottura vapore al microonde che con una piccola quantità di acqua essenzialmente fa cuocere a vapore il cibo dall'interno verso l'esterno. Ciò mantiene più vitamine e minerali rispetto a quasi tutti gli altri metodi.

Le microonde sono un tipo di radiazione a radiofrequenza. Probabilmente la parola radiazione ha creato un fraintendimento, caricando negativamente il valore di questo strumento. Come spiega l’Airc: “Non tutte le radiazioni sono però capaci di interagire col DNA: perché questo accada devono avere abbastanza energia per farlo, una caratteristica comune ai raggi X, gamma e anche ai raggi solari UV, che appartengono alla categoria delle radiazioni ionizzanti, cioè in grado di rimuovere un elettrone da un atomo o una molecola. È proprio la capacità ionizzante, legata all'elevata energia contenuta nella radiazione, a renderla pericolosa per il DNA”.

Le radiazioni a radiofrequenza del microonde sono invece a bassa energia e sono di tipo non ionizzante. Non esiste quindi un rischio cancro.

Un rischio, però, c’è. É quello di contrarre infezioni o intossicazioni, a causa delle temperature a cui viene riscaldato o cotto. Sono decisamente basse e potrebbero non essere in grado di eliminare la carica batterica elevata (come nel pollo crudo), che può provocare disturbi gastrointestinali. In questo caso, il consiglio è prolungare i tempi di cottura.

Fonte | Airc

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.