
Una volta si riparava tutto, oggi, invece, si butta troppo. È un refrain che spesso abbiamo sentito dalle persone più anziane. Un pensiero che diventa sempre più pressante quando ci si trova dinanzi a oggetti più o meno tecnologici che hanno una vita relativamente breve. Possibile che si possa fare nulla per prolungare la vita di questi prodotti ed evitare, così, di generare continuamente nuovi rifiuti? Senza dubbio è possibile aggiustarli, proprio come si faceva una volta. Certo, con le dovute competenze.
È per questo che il governo francese ha lanciato un bonus per aggiustare oggetti elettrici ed elettronici: allungare la vita dei prodotti per contrastare l'obsolescenza programmata e far funzionare alla perfezione strumenti di vario tipo per un periodo molto più lungo. Evitare, cioè, lo spreco di risorse naturali e operare a beneficio dell'ambiente anche allungando la vita dei prodotti.
Il fondo di riparazione francese entrerà in vigore il 15 dicembre 2022 ed è previsto dalla cosiddetta legge Agec (Loi Anti-gaspillage pour une économie circulaire, cioè legge anti-spreco per un'economia circolare), che stanzia 410 milioni di euro in sei anni. Funzionerà a scaglioni e prevede di essere esteso a varie tipologie di dispositivi.
A dicembre, saranno 500 i riparatori autorizzati a beneficiare di uno sconto fisso, e l'idea è di arrivare a 10mila riparatori entro il 2027.
Sì, ma cosa si può riparare? Diverse tipologie di apparecchi elettronici. Per ora lo sconto sarà di 10 euro su ferri da stiro e macchine per il caffè; 15 euro per aspirapolvere, biciclette, home cinema, lettori dvd, monopattini, strumenti musicali, trapani/avvitatori; 20 euro per box e giochi; si sale a 25 euro per cantinette, cellulari, frigo e freezer, lavatrici e tablet, per finire con un bonus di 30 euro per televisori e videoproiettori.
Questa situazione rimarrà così per tutto il 2023. Dal 2024 sarà possibile far riparare anche forni a microonde, friggitrici, robot da cucina e stampanti, e poi dal 2025 anche asciugacapelli, condizionatori e ventilatori.
In altre parole, il bonus – detratto direttamente dalla fattura del riparatore – consiste in uno sconto forfettario che va da 10 a 45 euro, a seconda dello strumento da riparare. L'idea di fondo è quella di arrivare a coprire circa il 20% del costo dell'intero intervento.
Nathalie Yserd, amministratore delegato di Ecosystem, la società, cioè, che gestisce il fondo di riparazione, sostiene che "la soglia psicologica oltre la quale il consumatore preferisce acquistare un oggetto nuovo è stimata tra il 25 e il 30%: l'obiettivo è quindi avvicinarsi a questa soglia”.