Scoperto un batterio che distrugge il poliuretano: una soluzione per smaltire la plastica difficile?

Potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nello smaltimento dei rifiuti plastici. Un team di scienziati di Lipsia ha infatti scoperto un nuovo batterio in grado di attaccare e intaccare i legami chimici che compongono il poliuretano.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Del Dot 1 Aprile 2020

Puoi averci a che fare quando lavi i piatti, quando guidi o anche quando spingi una carriola o dai l’acqua alle piante. Il poliuretano è un materiale plastico molto diffuso ma anche molto duro e di complicato smaltimento prodotto in quantità di 3,5 milioni di tonnellate ogni anno e, come tutti i materiali plastici, è costante oggetto di ricerca su tecniche di smaltimento più sostenibili possibili.

Per questo tipo di plastica, però, forse la soluzione potrebbe andare ben oltre il semplice riciclo o trasporto in un termovalorizzatore. Un gruppo di ricercatori dell’Helmholtz Center for Environmental Research-UFZ di Lipsia, ha infatti scoperto un nuovo batterio, chiamato Pseudomonas sp. TDA1 in grado di rompere i legami chimici che compongono il poliuretano, disintegrandolo e quindi distruggendolo, divorandolo.

Gli studiosi hanno esposto la loro scoperta sulla rivista frontiers in Microbiology. Se questo metodo si espandesse, potrebbe essere possibile evitare che gli scarti di questo materiale venissero bruciati o abbandonati in discarica, ma fossero direttamente smaltiti in maniera del tutto naturale.