Un tema su cui si discute molto ultimamente riguarda i comportamenti da adottare adesso che la campagna vaccinale è avviata. La domanda che molti si pongono è: “i miei genitori (o nonni) sono vaccinati ma io no. È sicuro andarli a trovare?”.
Bisogna, innanzitutto, partire da un concetto base: la differenza fra infezione e malattia.
Non abbiamo ancora abbastanza dati per determinare se questo nuovo vaccino possa fare da “scudo” all’infezione da Sars-Cov-2 e anche i pareri degli esperti in merito sono contrastanti. L’unica certezza che abbiamo è che il vaccino protegga dallo sviluppo della malattia. C’è da dire che, ad oggi, possiamo soltanto fare supposizioni ed è quindi fondamentale adottare comportamenti che siano molto sicuri. Per intenderci, teoricamente, chi è vaccinato potrebbe infettarsi ma non sviluppare la malattia, questa condizione metterebbe la persona in oggetto in una situazione in cui potrebbe potenzialmente contagiare chi gli sta attorno.
Fatte queste doverose promesse, possiamo rispondere alla domanda: è sicuro andarli a trovare a patto che si continuino a rispettare le misure di prevenzione che ormai siamo abituati ad adottare fuori casa (utilizzo di mascherine, distanziamento ecc.). Bisognerà attendere la fine della campagna vaccinale per poter godere dei benefici derivanti da un’immunizzazione di massa e fino ad allora sarà necessario pazientare e fare un altro piccolo sforzo per poter tornare alla vita per come ce la siamo sempre ricordata. Ne va del bene comune.