Se proprio devi acquistare l’insalata in busta, segui la guida per un uso consapevole

Non è la scelta più economica che tu possa fare, ma in alcune situazioni ti può aiutare a organizzare in poco tempo un pasto completo e salutare. Ecco una guida pratica per un uso consapevole dell’insalata in busta.
Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
25 Luglio 2022 * ultima modifica il 20/07/2023

Se ci tieni al portafoglio, non è la scelta più economica che tu possa fare. E poi, diciamocelo, acquistando un ceppo di lattuga intera anziché l'insalata in busta ti risparmi di dover smaltire una confezione di plastica. A volte, però, è una soluzione pratica che ti aiuta a mangiare verdure anche quando hai poco tempo da dedicare alla preparazione dei pasti. Magari sei rincasato tardi, hai fatto fatica a prepararti la cena e proprio non ce la fai a organizzare un pasto come si deve da portare in ufficio il giorno dopo. Oppure lavori da casa, ma tra una call e l'altra ti resta poco tempo da dedicare alla pausa pranzo. Ecco, allora, che quella busta di insalata si rivela un'alleata indispensabile per non farti mancare quella quota di vegetali che ti permette di raggiungere le 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate ogni giorno.

C'è anche chi sostiene che utilizzare la versione in busta aiuti a non sprecare acqua durante iI lavaggio. Di sicuro, è possibile fare un uso consapevole anche di questo prodotto. Le cose che devi sapere per evitare sprechi e consumare, allo stesso tempo, un prodotto sicuro non sono molte. Te le riassumo qui sotto in tre risposte a tre semplici domande che, forse, ti sei già posto qualche volta.

L'insalata in busta va lavata?

C'è chi sostiene che l'insalata in busta debba essere lavata prima del consumo. In realtà, non è sempre vero. Se c'è bisogno di un lavaggio, deve essere indicato sulla confezione. E non è questo il caso delle insalate di IV gamma che, per definizione, sono pronte per il consumo. I trattamenti cui sono sottoposte dopo la raccolta (tra cui è inclusa anche una serie di lavaggi) ne promuovono freschezza, qualità e sicurezza igienica; questo non significa che sono sterili, ma che se vengono manipolate in modo corretto la quantità di microbi presenti sull'insalata non è pericolosa per la tua salute. In questi casi, il lavaggio dopo l'apertura è praticamente sempre uno spreco di acqua e di tempo.

Esistono però anche delle insalate confezionate che non sono prodotti di IV gamma. Fai quindi attenzione: controlla sempre che sulla busta non ci sia scritto che è necessario lavarle prima del consumo.

Come va conservata l'insalata in busta?

Mantenere la catena del freddo è fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità dell'insalata in busta; per questo va conservata rigorosamente a basse temperature. Pensa: persino il lavaggio viene effettuato con acqua fredda, il confezionamento avviene in locali climatizzati a bassa temperatura e, naturalmente, il trasporto viene effettuato utilizzando camion frigo.

Purtroppo non puoi sapere se chi ha maneggiato la tua busta di insalata prima di te ha rispettato la catena del freddo. Ci sono però degli indizi su cui ti puoi basare per evitare di consumare (o di acquistare) prodotti che non sono stati conservati correttamente:

  • una busta gonfia può essere il risultato di processi fermentativi dovuti alla proliferazione indesiderata di batteri: lasciala sullo scaffale del supermercato o, se l'hai già acquistata, buttala nella spazzatura;
  • anche la presenza di condensa può essere il segnale di un'alterazione dell'insalata: evita le confezioni in cui intravedi dell'acqua;
  • se le foglie dell'insalata sono scure, annerite, avvizzite o incollate alla busta, c'è qualcosa che non va: meglio non mangiarla, perché potrebbe essere contaminata da batteri;
  • non mangiare mai l'insalata se all'apertura della busta vieni sorpreso da un cattivo odore: anche in questo caso è facile che la causa di questa caratteristica sia una proliferazione batterica.

Per il resto, comportati come faresti con i prodotti del banco frigo: mettila nel carrello per ultima, trasportala in una borsa che riesca a conservarla fredda e, una volta a casa, riponila il prima possibile in frigorifero. Mettila pure nel cassetto riservato a frutta e verdura, ma ricorda: qui gli sbalzi di temperatura possono essere significativi, quindi è meglio dare una controllatina alla confezione prima di rovesciare l'insalata nel tuo piatto.

L'insalata in busta ha una scadenza?

La scadenza dell'insalata in busta è riportata sulla sua confezione. Fino alla data indicata, il prodotto dovrebbe poter essere consumato senza problemi. Tuttavia, più ci si avvicina alla scadenza, più la sua qualità potrà essere ridotta. Sai, per esempio, che i nutrienti presenti nella verdura si possono perdere non solo durante la cottura ma anche durante la conservazione? Per questo non dovresti mai aspettare troppo prima di consumare la verdura che hai acquistato, nemmeno se la conservi correttamente in frigorifero! Anche il taglio favorisce la perdita di alcuni nutrienti: tienine conto quando acquisti insalata già tagliata.

Una volta aperta, sarebbe meglio consumare tutta l'insalata in busta. Se è troppa, puoi conservarla fino al giorno dopo. Chiudi bene la confezione in modo da limitare l'ingresso di aria che potrebbe alterare il prodotto, quindi riponila al freddo. In ogni caso, ti consiglio di non far passare più di 24 ore dall'apertura prima del consumo e di controllare lo stato delle foglie nelle buste già aperte: gli indizi che c'è qualcosa che non va sono gli stessi di cui ti ho parlato sopra.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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