
Negli ultimi anni il cibo d'asporto ha subìto un'impennata davvero notevole: farsi consegnare il cibo direttamente a casa è una comodità ed è quindi prevedibile che non si tornerà mai del tutto indietro! C'è però un rovescio della medaglia: spesso (anche se molti ristoranti e locali optano per stoviglie e contenitori compostabili) il cibo arriva accompagnato da posate monouso di plastica e infilato in contenitori non riciclabili.
L'usa e getta, però, sappiamo essere il nemico numero uno dell'ecologia e della salute del pianeta Terra: come fare, quindi, per non rinunciare al delivery mantenendo uno stile di vita ecosostenibile? Cerca, innanzitutto, di allungare la vita dei contenitori del cibo d'asporto riciclandoli così.
Innanzitutto, una volta terminato il pasto lava bene i contenitori, soprattutto in plastica. In questo modo non ci saranno più residui di unto e di batteri e potrai utilizzarli come meglio preferisci.
Tieni da parte i contenitori del cibo d'asporto e sfruttali per dividere i cibi in frigorifero: il formaggio, ma anche le verdure o gli avanzi della cena. In questo modo, terrai tutto al chiuso allungando anche la scadenza.
In certe parti d'Italia si chiama schiscetta, in altre lunch-box, in altre ancora semplicemente "pranzo da casa": essendo fatti apposta per il trasporto di cibo, i contenitori del delivery sono ottimi per portare il pranzo in ufficio evitando così di comprare cose nuove.
Se hai acquistato un caffè da asporto o una bevanda calda da consumare on the go, non buttarla. Conservala, lavala bene e lasciala asciugare, quindi riutilizzala quando dovrai uscire in fretta da casa per bere il tuo caffè mentre ti rechi al lavoro o a passeggiare.
Un'altra idea, dopo averli lavati, è quella di riutilizzare i bicchieri dell'asporto per tenere in ordine piccoli oggetti in casa, ufficio e officina: grazie al tappo non si sparpaglieranno e potrai anche scrivere su un'etichetta il contenuto.