#Secondhandseptember è la sfida ecologica per chi ama la moda (ma anche il pianeta)

L’acquisto e la rivendita di capi usati sono ormai un trend, ma per far sì che abbiano un impatto davvero importante sul benessere della Terra dovrebbero diffondersi sempre di più. Ecco perché dal 2019 Oxfam promuove l’iniziativa Second Hand September: un’occasione preziosa per imparare a muoversi nel mondo della moda circolare.
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Sara Polotti 1 Settembre 2022

Anche la moda può essere sostenibile, e non solo puntando su brand dichiaratamente ecologici: acquistare capi usati è uno dei trend in ascesa nel mondo, ed è un'ottima notizia per il pianeta. I dati parlano di un incremento costante e attuale: già nel 2020 il business dell'usato aveva registrato transazioni tra i 30 e i 40 miliardi di dollari. A stimarlo era stata la società BCG Consulting, che basandosi sui dati aveva anche ipotizzato un aumento annuale dal 15% al 20% nei successivi cinque anni.

Ma, per quanto i numeri siano incoraggianti, ancora non bastano. Come sappiamo, l'industria tessile è tra le più inquinanti, soprattutto quando si parla di fast fashion. Ma più persone acquisteranno second hand, meno rifiuti si produrranno, riducendo di conseguenza le emissioni dovute allo smaltimento e quelle relative alla produzione.

Da anni, diverse realtà e associazioni cercano di promuovere questa abitudine virtuosa. Per esempio Oxfam, confederazione internazionale di organizzazioni no-profit che si occupano della riduzione della povertà globale, che nel Regno Unito è presente capillarmente anche con numerosissimi charity shop, ovvero negozi second handche vivono grazie alla donazione di capi e all'acquisto (a prezzi irrisori) degli stessi. Questi charity shop rappresentano bene la circolarità della moda second hand: chi non usa più dona, e chi vuole acquistare usato può rivolgersi a questi negozi benefici.

Oxfam non si è però limitato a diffondere i negozi dell'usato solidale (che si stanno affermando sempre di più anche in Italia). Dal 2019 ha infatti lanciato la campagna #secondhandseptember. Sulla scia delle varie challenge social che diventano virali online, Second Hand September vuole esattamente sensibilizzare sull'utilità della moda circolare, sfidando gli utenti a provare ad acquistare second hand, soprattutto se non l'hanno mai fatto. Testando personalmente i lati positivi del second hand, infatti, molte persone hanno la possibilità di ricredersi, smontando falsi miti e credenze errate che aleggiano attorno all'acquisto di beni già usati.

La sfida, raccolta sotto all'hashtag #secondhandseptember, ha una sola regola: chi partecipa, nel mese di settembre deve impegnarsi ad acquistare solo capi e beni di seconda mano. Postando poi sui diversi social network, da Instagram a Tiktok, taggando Oxfam e utilizzando l'hashtag.

"Dal 2019 Second Hand September ha ispirato migliaia di persone ad acquistare con una nuova modalità più gentile nei confronti delle persone e del pianeta. Il cambiamento climatico sta avendo conseguenze per tutti, e non c'è quindi un momento migliore per agire": così fanno sapere da Oxfam, che con queste parole vuole incitare le persone ad accettare questa sfida di sostenibilità.

Una challenge che, di primo acchito, potrebbe sembrare tosta e difficile, ma che in realtà seguendo le giuste regole e i giusti consigli si rivela più facile del previsto. Oggigiorno, infatti, le possibilità sono numerosissime, si moltiplicano di mese in mese (con nuove app, piattaforme di reselling o luoghi di scambio) e, di conseguenza, acquistare second hand è semplice, economico e virtuoso.