Si può prevenire il tumore al seno anche sotto la doccia: una spugna insegna a riconoscere i noduli sospetti

La “Palpa” è una spugna-portasapone ideata da una startup cilena per aiutare le donne a fare dell’autopalpazione una pratica di routine. Non si tratta di uno strumento diagnostico, ma di un oggetto che punta a diventare un alleato della prevenzione del tumore al seno.
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Maria Teresa Gasbarrone 15 Maggio 2023
* ultima modifica il 18/08/2023

L'autopalpazione è considerata alla base della prevenzione contro il tumore al seno, ma molte donne non la eseguono con regolarità, a volte anche perché non tutte sanno davvero come farla. Partendo da questo dato di fatto una startup cilena, The Palpa Company, ha progettato una spugna "speciale" che aiuta le donne a riconoscere i possibili segnali d'allarme durante l'autopalpazione del seno per riconoscere eventuali noduli sospetti.

Una spugna speciale

In realtà si tratta di una spugna-portasapone a forma di mammella. Al suo interno, che va riempito di sapone liquido, è stata inserita la riproduzione plastica di un tumore maligno: quando le dita di chi la usa toccano i bordi del finto tumore, dalla spugna esce il sapone.

"Palpa", così i suoi inventori l'hanno chiama, punta quindi a realizzare due obiettivi: fare dell'autopalpazione un gesto normale, da eseguire una volta al mese, e "insegnare" alle donne a riconoscere le caratteristiche di una possibile anomalia nel tessuto mammario. In questo modo ci si potrà rivolgere al proprio medico per una visita di controllo: non si tratta di allarmismo, ma di una semplice pratica di prevenzione, che può però fare la differenza.

"È un portasapone da usare sotto la doccia e una donna può imparare cosa si prova a sentire un'anomalia – spiega la startup – Può sentire la durezza di un tumore, che è fisso e non si muove. Mentre si allena il tatto, si distribuisce il sapone per ammorbidire la pelle e avere una sensazione migliore quando si controlla il seno".

Non si tratta ovviamente di uno strumento diagnostico, ma di un oggetto che può – o almeno punta – a diventare un alleato nella diagnosi precoce del tumore al seno

Il ruolo della prevenzione

Nonostante i progressi compiuti nella diagnosi e nella cura, ogni anno si registrano 2,3 milioni di nuovi casi al mondo (dati Organizzazione mondiale della Sanità). Circa il 77% delle donne con diagnosi di cancro della mammella hanno più di 50 anni e almeno il 50% sono over 65.

Le donne di età compresa tra 40 e 50 anni hanno un rischio di sviluppare cancro al seno di 1 su 68, che aumenta a 1 su 42 tra i 50-60 anni, e diventa di 1 su 28 tra 60 e 70 anni, mentre nelle donne over 70 il rischio è di 1 su 26.

Ma "Palpa" è stata pensata per tutte le donne, anche e soprattutto per le giovani. È vero che le più colpite sono le donne in età adulta e avanzata, ma anche le più giovani possono sviluppare un tumore al seno. In ogni caso, è bene fare propria la pratica dell'autopalpazione mensile fin da quando si è giovani, per non perderla negli anni avvenire.

Inoltre, nonostante l'età resti un evidente fattore di rischio, negli ultimi anni è stato registrato un aumento dei casi anche tra le più giovani. Airc ha segnalato come solo in Italia negli ultimi anni l'incidenza dei tumori al seno tra le giovani tra i 25% e i 44% è cresciuta del 29% (nel 2020 rispetto al 2014).

Fonti | Oms, Airc, The Palpa company

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.