Siccità, cabina di regia, ecco come si sta muovendo il governo italiano per affrontare la crisi idrica

Quali provvedimenti sta mettendo in campo il governo Meloni per affrontare il problema della siccità?
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Francesco Castagna 2 Marzo 2023

Si è concluso ieri il tavolo del Governo con i rappresentanti dei ministeri Ambiente, Infrastrutture, Agricoltura, Affari Europei, Coesione e Pnrr e il Dipartimento della Protezione civile.

È in arrivo, secondo quanto riportano le agenzie, un decreto legge per istituire: una cabina di regia fra ministri, regioni, enti locali, la nomina di un commissario ad hoc.

Il governo pensa a un piano straordinario di 9 miliardi di euro per affrontare qualsiasi tipo di criticità legata alla gestione idrica del Paese. L'esecutivo di Giorgia Meloni vuole tenere conto, secondo fonti di agenzia, "della scarsa percentuale di impegno delle risorse idriche effettivamente disponibili e della necessità di abbattere i tempi per opere che riducano la dispersione idrica e permettano la pulizia dei bacini".

Il 1 marzo si è tenuto un tavolo di confronto del governo che, da quel che emerge da una nota di Palazzo Chigi, ha affrontato la questione della crisi idrica legata alle problematiche della siccità in corso. Si sta pensando di:

  • Istituire a Palazzo Chigi una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie
  • Lavorare a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità
  • Avviare una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica;
  • Individuare un Commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia

Sull'incontro, il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida ha detto che "Il 2022 è stato uno degli anni più caldi in Italia dal 1800, il deficit di precipitazioni è stato del 30%, e fino al 40% al Nord. La mancanza d’acqua è avvertita soprattutto dalle aziende agricole che ne usano il 53%", e ha aggiunto "Dobbiamo intervenire con una programmazione a breve, medio, e lungo periodo efficientare gli acquedotti, che hanno una dispersione che arriva quasi al 50%, e mettere a punto un Piano per invasi e bacini idrici".

Si sta pensando anche di nominare più di un commissario per affrontare la crisi idrica che sta subendo l'Italia, come afferma il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. "Credo possano essere anche più nomi per quanto riguarda le opere", ha specificato alle agenzie.

Sulla decisione di istituire una cabina di regia per affrontare la crisi idrica ANBI, Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, si dice soddisfatta della proposta del ministro Lollobrigida.

"I provvedimenti adottati dal Governo puntano ad incidere su problemi da noi ripetutamente segnalati: la definizione di un Piano Idrico Nazionale, l'individuazione di un momento di sintesi nazionale per superare la frammentazione decisionale, la semplificazione per accelerare l'iter di interventi ormai improcrastinabili di fronte alla velocità assunta dai cambiamenti climatici", afferma Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.

ANBI infatti riporta che se non verranno prese misure imminenti per la situazione di siccità diffusa in tutta Italia, "quest'anno per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l'acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata".

Secondo quanto riceviamo da fonti Nomos dalle Camere, ufficio specializzato in Relazioni istituzionali, "il decreto servirà soprattutto a efficientare gli acquedotti per ridurne la dispersione idrica che arriva quasi al 50% e a semplificare le norme per realizzare di invasi e bacini. Già dal 1 marzo si aprirà la consultazione pubblica sullo schema di decreto ministeriale sul riutilizzo irriguo delle acque reflue depurate. Il tavolo ha deciso che darà vita a una vera e propria cabina di regia interministeriale che avrà il compito di elaborare un Piano Idrico Nazionale d’intesa con i territori oltre a costruire una campagna di sensibilizzazione e nominare un Commissario".

Credit foto: Immagini di Palazzo Chigi