Sindrome feto-alcolica: quando l’alcol in gravidanza diventa causa di una disabilità permanente

Oggi (9 settembre) si celebra la Giornata mondiale della sindrome feto-alcolica. Con questo termine si fa riferimento a disordini di tipo organico, neurologico e comportamentale che possono colpire il feto a causa dell’assunzione di alcol durante la gravidanza o il periodo dell’allattamento.
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Beatrice Barra 9 Settembre 2023
* ultima modifica il 09/09/2023

Niente alcol in gravidanza. Lo abbiamo sentito dire spesso e sembra una cosa più che scontata. Eppure, secondo gli ultimi dati forniti dall' Istituto Superiore di Sanità, circa una donna su 4 in Italia dichiara di assumere almeno 1-2 bevande alcoliche al mese e una donna su tre anche durante il periodo di allattamento.

FAS, la disabilità permanente più grave per il feto

Assumere bevande alcoliche durante la gravidanza è pericoloso perché espone il feto a una serie di anomalie strutturali e disturbi dello sviluppo neurologico. Tra queste il rischio più grande è la sindrome feto-alcolica, la FAS, che a oggi è la più grave disabilità permanente non genetica che si può manifestare nel feto. Questa sindrome comprende una serie di disordini racchiusi della sigla FASD (ovvero Fetal Akcohol Spectrum Disorder) che spaziano dalle difficoltà cognitive e comportamentali a danni cerebrali e organici, fino a malformazioni o malfunzionamenti di vari organi e apparati.

L'importanza della diagnosi immediata

Per il trattamento della FAS la diagnosi precoce è fondamentale perché permette pianificare un piano di intervento strutturato che parte sin dai primi mesi di vita del bambino e che serve ad evitare che quei deficit diventino delle vere e proprie "disabilità secondarie", ovvero quelle disabilità che si manifestano più tardi nella vita della persona affetta da FAS come risultato dei danni organici e cerebrali causati dall'assunzione di alcol della madre in gravidanza non adeguatamente curati.

Per dirne qualcuna, tra le disabilità secondarie si possono riscontrare: scarsa autostima, un importante aumento delle probabilità di commettere o essere vittime di crimini per ingenuità e manipolabilità, comportamenti sessuali inappropriati dovuti anche a ipo o ipersensibilità sensoriali e al danno cerebrale frontale e una maggiore predisposizione alle dipendenze.

Probabilmente starai pensando che sono comportamenti, disturbi e predisposizioni che possono interessare chiunque, a prescindere dalla FAS. Tuttavia, per quanto questo sia vero e per quanto, come abbiamo detto, prenderla in tempo sia fondamentale per i bambini e per le famiglie, quello che si deve ricordare e sottolineare è che non essendo una disabilità di tipo genetico, la FAS è al 100% evitabile. Come? Assumendo zero alcol in gravidanza e quando si desidera avere un bambino. Speso è facile pensare che "un goccino non sia un problema" e che assunzioni sporadiche e moderate di alcol non facciano male al feto, ma in realtà non esistono dosi di alcol considerate innocue o sicure e l'unica indicazione da seguire è l'astinenza completa.

L'importanza del ruolo dei medici

Questa sindrome è poco conosciuta e poco affrontata, quindi spesso le future mamme non conoscono i rischi a cui vanno incontro non prendendo le giuste precauzione. Per questo motivo un ruolo fondamentale lo hanno i medici che, da un lato, devono fornire alle donne in gravidanza e in età fertile tutte le informazioni necessarie nel modo più dettagliato possibile per capire quali siano davvero i rischi dell'alcol (anche in quantità moderate) per il feto. Dall'altro, invece, devono fare tutti gli accertamenti necessari per diagnosticare il prima possibile la sindrome feto-alcolica e poterla trattare nel modo adeguato.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.