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La sindrome alcolica fetale può dipendere anche dal consumo di alcool da parte del padre

Uno studio della Texas A&M University ha analizzato per la prima volta “in modo rigoroso” il legame del consumo paterno di alcol prima del concepimento con l’insorgenza della Sindrome alcolica fetale (FAS), un disturbo che può causare malformazioni craniche e deficit nella crescita.
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Maria Teresa Gasbarrone 24 Aprile 2023
* ultima modifica il 24/04/2023

Anche il consumo di alcol nel padre prima del concepimento può avere un ruolo nell'insorgenza della sindrome alcolica fetale (FAS). Lo ha rivelato uno uno studio della Texas A&M University, introducendo una significativa novità nel campo della ricerca sulle cause della patologia. Finora infatti era stato studiato solo il ruolo dell'esposizione all'alcol della madre in gravidanza.

Lo studio

Il gruppo di ricerca coordinato dal professor Michael Golding ha compiuto un passo in avanti rispetto agli studi finora realizzati su questa patologia, che si manifesta nei neonati con un ampio spettro di sintomi.

La sindrome feto-alcolica (Fetal Alcohol Syndrome-FAS) è "la più grave disabilità permanente – riporta il sito del ministero della Saluteche si manifesta nel feto esposto durante la vita intrauterina all’alcol consumato dalla madre durante la gravidanza".

Questa sindrome –spiega lo studio – è caratterizzata da una una serie di difetti strutturali alla nascita, tra cui dismorfia facciale, deficit di crescita del sistema nervoso centrale (microcefalia) e restrizione della crescita prenatale e postnatale. Questi sintomi sono correlati con l'entità dell'esposizione prenatale all'alcol, ovvero con quanto alcol è stato consumato durante la gravidanza.

Il consumo di alcol in gravidanza può infatti implicare "una varietà di anomalie strutturali (anomalie cranio facciali, rallentamento della crescita, ecc.) e disturbi dello sviluppo neurologico che – prosegue il ministero della Salute – comportano disabilità comportamentali e neuro-cognitive, queste alterazioni si possono presentare con modalità diverse tali da comportare un ampio spettro di disordini che vengono ricompresi nel termine FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorder)". La FAS ne rappresenta il disturbo più grave.

Il consumo di alcool nel padre

Per la prima volta rispetto a quanto fatto finora il gruppo di ricerca coordinato da Golding ha usato un modello murino – ovvero effettuato su topi in laboratorio – per simulare cosa accade quando bevono la madre, il padre o entrambi i genitori.

Da questa ricerca è emerso che anche le abitudini del padre relative al consumo di alcol possono contribuire allo sviluppo di "difetti congeniti alcol-correlati", un legame finora mai analizzato in modo sufficientemente rigoroso, spiegano gli autori dello studio.

Nello specifico si è visto in laboratorio che, superata una certa soglia critica, "l'esposizione paterna all'alcol induce significativi deficit di crescita cranio-facciale e del sistema nervoso centrale".

Fonti | Ministero della Salute, "Preconception paternal ethanol exposures induce alcohol-related craniofacial growth deficiencies in fetal offspring"pubblicato su The Journal of clinical investigations l'11 aprile 2023

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