Tumore del polmone, grazie a una nuova tecnica ora è possibile intervenire sui noduli sospetti in tempi ancora più rapidi

I chirurghi del Policlinico Gemelli di Roma hanno sviluppato un metodo con cui poter inserire una piccola spirale metallica all’interno di noduli polmonari sospetti in modo da individuarne in anticipo l’eventuale pericolosità e intervenire così in fase molto precoce, garantendo al paziente le migliori possibilità di guarigione da un tumore del polmone.
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Kevin Ben Alì Zinati 16 Maggio 2024
* ultima modifica il 16/05/2024

Se dico tumore del polmone sai già che sto parlando di una delle malattie più dure e difficili da contrastare.

Non a caso viene considerato come uno dei big killer, tanto più che in Italia ogni anno più di un uomo su tre e più di una donna su quattro perde la vita a causa di una delle diverse forme di questa neoplasia.

Se dico tumore del polmone sai anche che il suo alto tasso di mortalità è spesso legato anche al fatto che viene diagnosticato in ritardo, o comunque quando la malattia si trova in una fase già avanzata e dunque estremamente più complicata da combattere.

Ora però ti dico una cosa che non sai: al Policlinico Gemelli di Roma è stata messa a punto una nuova tecnica che può aiutare ad affrontare il tumore del polmone in tempi rapidissimi senza sottovalutare neanche una lesione sospetta.

I noduli polmonari in fase iniziale, infatti, sono delle lesioni “sfumate” e “soffici” al tatto oltreché molto piccole: tutte ragioni per le quali non è sempre facile distinguerle dal parenchima polmonare sano all’ispezione diretta o ai noduli polmonari tumorali “maturi”, invece palpabili e immediatamente riconoscibili.

I chirurghi del nosocomio romano, però, hanno sviluppato un metodo con il quale, guidati da una Tac ad alta risoluzione, riescono ad inserire una piccola spirale metallica all’interno di questi noduli, in modo da individuare quelli sospetti e intervenire così in fase molto precoce, garantendo al paziente le migliori possibilità di guarigione da un tumore del polmone.

Questa tecnica permette dunque di marcare le lesioni sospette rendendole così visibili durante l’intervento chirurgico, che può essere effettuato con tecnica mini-invasiva endoscopica (la cosiddetta toracoscopica).

Così facendo, i chirurghi possono asportare in maniera mininvasiva noduli tumorali polmonari nelle primissime fasi di sviluppo con un’incisione di 3 cm sulla parete del torace, attraverso cui viene fatta passare una piccola videocamera che consente di visualizzare il marcatore, posizionato in precedenza dai radiologi.

In questo modo il chirurgo va ad asportare solo il nodulo sospetto, preservando il tessuto polmonare sano. E il paziente può essere dimesso e fare ritorno a casa dopo appena due giorni perché i tempi di recupero sono rapidissimi.

Fonte | Policlinico Gemelli di Roma

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