Soffri di crampi alle gambe? Potrebbe essere sintomo di invecchiamento: cosa dice un nuovo studio

Anche se tendiamo a sottovalutarli, i crampi alle gambe possono essere un sintomo di invecchiamento e di declino dello stato di salute. Una nuova ricerca dell’Università del Nebraska ha mostrato perché è importante parlarne con il proprio medico.
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Maria Teresa Gasbarrone 8 Novembre 2023
* ultima modifica il 08/11/2023

A chi più, a chi meno, a tutti è capitato di avvertire quei fastidiosi crampi alle gambe, ma se ti succede spesso, soprattutto quando sei a riposo, forse il tuo corpo ti sta dicendo qualcosa. Secondo una ricerca condotta dall'Università del Nebraska, infatti, frequenti crampi alle gambe potrebbero essere il sintomo dell'avanzamento dell'età o di un peggioramento del vostro stato di salute.

Niente allarmismi. Invecchiare è normale, ma è importante sapere riconoscerne i segni per monitorare il nostro stato di salute. La ricerca in questione, pubblicata sulla rivista specialistica The Annals of Family Medicine sottolinea proprio questo: i risultati della ricerca suggeriscono infatti che le persone che soffrono di crampi alle gambe non ne parlano con il proprio medico, sottovalutando quindi un sintomo importante.

Gli autori dello studio infatti raccomandano ai medici di considerare i crampi alle gambe a riposo come un sintomo del declino della salute e dell'avanzare dell'età, così da approfondire eventualmente le cause di questo problema e indagare la condizione fisiologica del paziente.

Chi è più predisposto?

I ricercatori hanno sviluppato e condotto un'indagine trasversale per esaminare la prevalenza e le caratteristiche dei crampi alle gambe in 294 pazienti con un'età media di 46,5 anni, il 51,7% dei quali ha riferito di soffrire di crampi alle gambe.

Ne è emerso che i crampi alle gambe a riposo o indotti dall'esercizio fisico erano più frequenti nei pazienti un po' più in avanti con gli anni (età media 49,1 anni) e nelle donne (che rappresentavano il 69% dei partecipanti all'indagine e il 72% della coorte che ha sperimentato i crampi alle gambe).

La gravità dei crampi tra i pazienti era in media di 5,6 su una scala da 1 a 10 e il sonno disturbato era presente "a volte" o "spesso" nel 55% dei pazienti.

Perché i crampi non vanno sottovalutati?

I crampi alle gambe non dovrebbero essere sottovalutati anche per le conseguenze che hanno sulla vita di chi ne soffre. Quando sono intensi, infatti, possono causare importanti disturbi del sonno, con tutto ciò che ne consegue per la vita quotidiana: un sonno disturbato può implicare un peggioramento della qualità della vita fino allo sviluppo di depressione.

Nonostante ciò e il fatto che siano molto comuni, i crampi sono raramente  – segnalano i ricercatori – oggetto di ricerche e approfondimenti da parte della comunità medica negli Stati Uniti. L'ultimo importante studio sull'argomento risale a più di 30 anni fa, al 1991.

Ecco perché gli autori di questa ricerca si rivolgono sia ai pazienti che ai medici: per quanto riguarda i primi, è importante che non sottovalutino il problema dei crampi alle gambe, per i secondi invece l'invito è a non sorvolare su questo disturbo, ma a considerarlo come un sintomo di compromissione della qualità della vita, in modo da affrontarlo in modo opportuno.

Fonte | "Patient-Reported Prevalence, Characteristics, and Impact of Leg Cramps in an Urban Primary Care Clinic" pubblicato su "Annals of Family Medicine" a settembre 2023;

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.