Sophia Loren operata all’anca dopo una caduta: come funziona l’intervento?

Sophia Loren, 89 anni, è caduta accidentalmente in casa procurandosi la rottura dell’anca, ovvero di quella parte del femore chiamata “collo del femore”. È stata subito operata e ora è in fase di guarigione. L’intervento chirurgico è l’unico trattamento disponibile: va effettuato entro 24 ore dal trauma e una volta completato prevede un vicolo di fisioterapia e riabilitazione.
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Kevin Ben Alì Zinati 25 Settembre 2023
* ultima modifica il 25/09/2023

Oggi sarebbe dovuto essere il giorno della grande festa per la cittadinanza onoraria a Bari ma Sophia Loren non ci sarà. Colpa di un incidente domestico.

L’attrice italiana, 89 anni, lo scorso 20 settembre si trovava nel bagno della sua abitazione di Ginevra quando è accidentalmente caduta riportando diverse fratture a livello dell’anca.

Subito trasportata in ospedale e ricoverata, è stata quindi sottoposta a un intervento chirurgico che per fortuna è andato per il meglio. La Loren oggi sta bene ed è in via di guarigione ma tutti gli impegni pubblici sono stati ovviamente rimandati.

La frattura dell’anca è una lesione grave e seria, soprattutto per una persona anziana per la quale rappresenta appunto uno dei più grossi rischi sanitari.

Quando si parla di rottura dell’anca si intende la frattura del cosiddetto “collo del femore”, quella parte cioè che unisce l'osso principale della gamba all’anca nell’articolazione coxo-femorale.

Dietro questa frattura ci sono varie cause. La più frequente è proprio la caduta, come accaduto nel caso di Sophia Loren: considera che questi incidenti sono responsabili del 90% di tutte le fratture dell’anca.

In altri casi, invece, la rottura può dipendere dall’avanzamento di forme tumorali o da lesioni croniche che, alla lunga, finiscono per deteriorare ossa e tessuti.

Il trattamento per questo tipo di frattura è sempre chirurgico, che deve essere immediato: tendenzialmente entro 24 ore dal trauma.

Per riparare la rottura dell’osso si possono percorrere diverse strade come l’impianto di placche, viti o chiodi per realizzare un fissaggio interno e riallineare le estremità frammentate. In altri casi è preferibile invece l’utilizzo di vere e proprie protesi.

Quando in sala operatoria arriva una persona anziani la scelta preferibile è quella di utilizzare protesi artificiali che garantiscono al paziente un più rapido recupero funzionale.

La frattura all’anca potrebbe anche interrompere la normale irrorazione di sangue alla testa del femore favorendo quindi la necrosi vascolare: in questi casi l’intervento propende per la sostituzione totale o parziale dell’anca.

In ogni caso, dopo l’intervento per la frattura dell’anca è sempre necessario un periodo di riabilitazione e di fisioterapia, durante il quale il paziente deve lavorare per recuperare forza muscolare e movimento articolare.

I tempi di recupero variano ma non dovrebbe passare troppo prima di poter rivedere Sophia Loren in piedi e in perfetta forma.

Fonte | Humanitas

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