Sostanze chimiche dannose, l’Unione Europea pensa al “più grande divieto al mondo”

L’Unione Europea si appresta a vietare circa 12mila sostanze chimiche dannose per la salute. La ‘restrictions roadmap’ pubblicata qualche giorno fa intende valutare la messa al bando di ftalati, bisfenoli, Pfas e tante altre sostanze in grado di provocare tumori e altre malattie. Un passo in avanti importante in direzione di una società toxic-free, come previsto anche dall’European Green Deal.
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Michele Mastandrea 29 Aprile 2022

Migliaia e migliaia di sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute di tutti noi potrebbero essere tra non molto vietate in Europa. La Commissione Europea ha infatti in mente una serie di nuove restrizioni, il cui impatto potrebbe essere dirompente. In particolare, rispetto all'uso di sostanze potenzialmente causa di malattie gravi come tumori, disturbi ormonali, disturbi reprotossici, obesità e diabete.

Per l'European Environmental Bureau, tra le principali reti europee di ong ambientaliste, si tratta potenzialmente del "più grande divieto al mondo di sostanze chimiche tossiche". Il provvedimento è parte della ‘Chemical Strategy‘ europea, sviluppata all'interno dell'European Green Deal. Gli agenti chimici di cui si ipotizza la messa al bando sono stati inseriti all'interno di una "restrictions roadmap" presentata lunedì scorso, che coinvolge circa 12mila sostanze. A rotazione, l'European Chemicals Agency analizzerà i componenti della lista, per prendere infine una decisione in materia.

Le sostanze vietate

Nel mirino dei legislatori europei ci sono intere categorie di prodotti chimici. Si va dai bisfenoli ai ritardanti di fiamma, passando per la plastica in PVC e la pellicola ad uso alimentare. Fino a varie sostanze chimiche tossiche presenti nel packaging degli alimenti, nei giocattoli o nei pannolini monouso.

In particolare, si valuta il ban agli Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche agenti come "interferenti endocrini", in grado ovvero di alterare i processi dell’organismo che coinvolgono il sistema ormonale. Capaci di rimanere per lunghissimo tempo negli organismi una volte ingerite, ma anche di contaminare le falde acquifere, gli Pfas sono tra le sostanze chimiche più dannose di tutte. Da molto tempo l'Unione Europea intende agire su questo fronte, come ti avevamo già spiegato qui.

Obiettivo 2027

Il piano a lungo termine della Commissione è la revisione del ‘Reach‘, il sistema di regolamentazione comunitario delle sostanze chimiche. Normativa tra le più stringenti al mondo, prevede revisioni continue per renderlo via via più efficace. La prossima modifica strutturale dovrebbe avvenire entro il 2027.

"Queste restrizioni mirano a ridurre l'esposizione delle persone e dell'ambiente ad alcune delle sostanze chimiche più pericolose mirando a un'ampia gamma di usi, industriali, professionali e nei prodotti di consumo", ha commentato il commissario europeo all'Ambiente, Virginiius Sinkevicius.

Le imprese si lamentano

Importante sottolineare che le sostanze verranno analizzate per gruppi a livello di composizione chimica. Servirà a rendere inutile l'ipotesi di modificare – anche solo marginalmente –  una sostanza vietata al fine di realizzarne una leggermente diversa, ma dalla stessa nocività. Questa sarebbe poi più difficile poi da vietare senza passare da tempi lunghi e dure battaglie legali.

Si tratta in ogni caso di sostanze al momento fondamentali per la produzione industriale di moltissimi beni. Non a caso, molte imprese lamentano che queste restrizioni potrebbero causare grosse perdite, soprattutto nel campo della cosmetica. A essere colpiti dalle nuove norme potrebbero essere i prodotti per la pulizia delle superfici, ma anche adesivi, vernici, pesticidi, lubrificanti. C'è da aspettarsi dunque una reazione da parte delle imprese: ma l'intenzione dell'Unione Europea di procedere spedita verso una società toxic-free è senza dubbio una bella notizia.