Studiare tra faggi e magnolie: a Milano il Vivaio Bicocca è un’oasi per il mondo accademico

Il Vivaio Bicocca, a Milano, è un luogo di ricerca e progettazione partecipata, praticamente un laboratorio a cielo aperto dove incontrarsi e avere momenti di confronto. Nidi artificiali per le api per capirne il ruolo prezioso, betulle che arrivano fino a dieci metri…un posto davvero magico.
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Emanuele La Veglia 21 Settembre 2021

Lo hanno inaugurato lo scorso autunno, e ora sta per entrare nel pieno delle sue funzioni. Stiamo parlando del Vivaio Bicocca che, completati gli ultimi accertamenti sulla sicurezza, aprirà le porte all’ateneo e agli abitanti di Milano, proponendo passeggiate, visite guidate e lezioni all'aperto, in una foresta urbana frequentata da uccelli e diversi altri animali. A guidarci nel percorso è la dottoressa in Biotecnologie Industriali Chiara Magoni, referente di attività del Vivaio, un'area di 8 mila metri quadrati che ci invita a osservare querce e specie poco conosciute in una cornice all'insegna dell'ecologia.

Come è nato il suo interesse per le materie scientifiche?

Fin da bambina sono sempre stata una persona curiosa e in particolare la natura diventava, per me, uno spunto in cui nascevano momenti interessanti di riflessione, durante i quali ricevevo risposte sempre più curiose. Mi ha colpito più volte la bellezza della biodiversità, tra piante e animali, mi ha affascinato per le sue forme e i suoi colori. Si è venuta a creare, in poche parole, un'affinità che credo si inizi a percepire sin da quando si è piccoli.

Che cosa le piace particolarmente dell'attività all'interno del Vivaio?

Soprattutto l’idea, e l'impegno concreto, di voler tutelare una piccola realtà verde all'interno di una città. Un'istituzione come l’Università di Milano-Bicocca ha la possibilità di cambiare molto all'interno del singolo quartiere in cui ha sede, il Municipio 9, e si sta attivando in tale direzione, costituendo un luogo in cui poter promuovere la conoscenza. Stiamo instaurando una serie di contatti e relazioni con associazioni del territorio e con le scuole per organizzare il calendario della primavera del 2022 e varie proposte.

In che cosa consiste l'impegno del vostro team?

Un obiettivo importante è approfondire e mettere in luce la rilevanza fondamentale, all'interno dell'ecosistema, degli impollinatori selvatici, ma anche quello di guardare l'evolversi e le caratteristiche della flora urbana. E, ancora, c'è la volontà di testare degli strumenti per una maggiore stabilità degli alberi. Adulti e bambini avranno modo di intervenire attivamente dando un contributo importante alle ricerche dei docenti, non trovando solamente delle risposte, ma andando a "plasmare" insieme le domande.

Quali novità ci sono all'orizzonte?

Nel Campus Bicocca sorgerà una struttura circondata da un grande bosco, che ospiterà a sua volta un "biolago" nel quale si potranno trovare anfibi e libellule, che ospiterà anfiteatri per la didattica. La Rettrice, la Professoressa Giovanna Iannantuoni, è stata la promotrice della salvaguardia del Vivaio Bicocca e, grazie a lei e ai suoi sforzi, il Comune di Milano ha dato in concessione all'Università un ettaro di terra per realizzare il progetto. La prima visita ha convinto tutti a mantenere e salvaguardare un angolo prezioso, del quale diventa imprescindibile mantenerne l'autenticità.

Una novità che arricchisce gli studenti…

La cosa speciale è che le aule saranno interamente all’aperto, immerse tra i tronchi. D'altronde non c'è per forza bisogno di pareti oppure di banchi, mentre sono essenziali i dibattiti, le domande e le sperimentazioni pratiche che possono senza dubbio avvenire meglio sul campo. Si potranno avvicinare a fenomeni complessi come l'interazione tra gli insetti e la vegetazione.

Credits: Le foto sono state fornite dalla dott.ssa Magoni