Tagliere in plastica o in legno? Forse uno non è meglio dell’altro

Plastica o legno? Il primo è più economico, il secondo è più resistente e duraturo nel tempo. Quale scegliere? L’unica regola da seguire è averne più di uno per i vari utilizzi in cucina, in base agli alimenti che si tagliano, per il resto, è una scelta abbastanza soggettiva. Vediamo perché.
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Gaia Cortese 15 Gennaio 2021

In qualsiasi cucina, grande o piccola che sia, più o meno attrezzata, il tagliere non può mancare. Prima o poi ti troverai ad averne bisogno, dovendo tagliare frutta e verdura, pane e altri alimenti da cucinare o lavare.

Tra i taglieri più diffusi ci sono sicuramente quelli in legno, di cui è importante valutare diverse caratteristiche prima dell’eventuale acquisto. Non solo vanno considerate le dimensioni, ma anche la presenza o meno di maniglie che ne facilitino la presa, o di piedini di gomma e bordi inferiori per renderli più stabili una volta appoggiati sul piano della cucina, o ancora, se sono presenti o meno delle scanalature laterali per la raccolta dei liquidi.

Un tagliere in legno è sicuramente più solido e stabile rispetto ad uno di plastica. Tra le sue principali caratteristiche vanno menzionate la resistenza e la durata nel tempo. Meglio solo evitare di lavarlo in lavastoviglie perché il legno non gradisce le alte temperature. Per pulirlo ti basterà sciacquarlo bene sotto l'acqua corrente e versarci poi sopra due cucchiai di bicarbonato o di sale fino da cucina, e sfregare energicamente la superficie con una spugna pulita e ben strizzata. Dopo aver lasciato agire il bicarbonato o il sale sul tagliere per 10 minuti circa, sciacqua di nuovo sotto l'acqua corrente calda e lascia asciugare ponendo il tagliere in verticale.

Possono invece finire, senza problemi, in lavastoviglie i taglieri di plastica, più igienici da questo punto di vista e più comodi per molteplici motivi. Di norma sono più leggeri di quelli in legno e più facilmente riponibili in un armadio della cucina, perché occupano meno spazio. Oltretutto, i vassoi in plastica tendono ad assorbire meno gli odori.

A differenza del legno però, la plastica non si rigenera, quindi una volta che il tagliere è segnato da tagli e incisioni, non si "sistema da solo" nel tempo come succede per esempio con il legno; ecco perché viene considerato meno resistente e duraturo. Ed è per questo motivo che i taglieri di plastica sono più economici rispetto a quelli di altri materiali più duraturi, così da poter essere sostituiti tutte le volte che è necessario.

Meglio quindi taglieri in legno o in plastica? La scelta è veramente soggettiva. Di qualsiasi materiale sia fatto un vassoio, l’ideale è averne più di uno per destinarne ciascuno a un unico tipo di alimento, quindi usarne uno per la  frutta e la verdura, uno per il pane, uno per la carne, e via dicendo.