Le fotografie sono le nostre macchine del tempo: ci riportano indietro con nitidezza a un momento un po’ sbiadito e dai contorni sfocati ma che nella nostra memoria ha un posto speciale.
Cristallizzando su una pellicola di cellulosa (o digitale) l’inesorabile scorrere del tempo, in qualche modo strano però sanno anche mostrarci un pezzo di futuro.
Prendi il collage di foto postate da Duncan Porter di fronte al ghiacciaio del Rodano, in Svizzera, nella parte nordoccidentale del Canton Vallese. Le vedi qui sotto.
Una risale al 2009 e ritrae questo sviluppatore di software di Bristol, in Inghilterra, in piedi sorridente mentre insieme alla moglie dà le spalle un manto di ghiaccio bianco e vasto.
Quella di destra invece Duncan l’ha scattata nell’agosto del 2024. Lui e la moglie sono ritornati nella stessa posizione di 15 anni fa ma lo sfondo è cambiato. Quello che prima era un ghiacciaio grande e maestoso oggi è un blocco più piccolo, arido e insicuro.
Il ghiaccio è scomparso, le rocce sono tutte esposte e spoglie e il passato sorridente si è sbiadito. Anzi, si è fuso mostrandoci così quello che potrebbe essere il futuro. Cosa potrebbe aspettarci se non arrestiamo l’avanzamento della crisi climatica.
Il post di Duncan Porter ha fatto il giro di X gonfiando gli occhi di oltre 3 milioni di persone. In migliaia hanno commentato il triste collage esprimendo il proprio timore per le estreme conseguenze dell’inquinamento da anidride carbonica generato dalle attività antropiche, dall’utilizzo smisurato dei combustibili fossili, della cementificazione a macchia d’olio e della conseguente perdita di ecosistemi e biodiversità.
Tieni a mente che oggi la temperatura media globale è già aumentata di quasi 1,3°C rispetto all’epoca preindustriale e se continuiamo ad agire a ritmi troppo lenti, le previsioni per il prossimo futuro non prevedono affatto nulla di buono.
L’aumento delle temperature ha fuso i ghiacciai di tutto il mondo e anche la Svizzera, che ne è sempre stata ricca, ha dovuto assistere alla perdita di quasi un terzo del volume del propri ghiaccio. Solo negli ultimi due anni, il 10% dei suoi ghiacciai sarebbe scomparso.
Nella didascalia che accompagna il collage, Ducan Porter è stato onesto: “Non mentirò, mi ha fatto piangere” ha scritto. Non è l’unico.
Fonte | Nasa